MESSINA – Si chiama “La partita con mamma e papà” ed è un progetto nazionale promosso dall’associazione “Bambini senza sbarre” nell’ambito della campagna europea “Non un mio crimine ma una mia condanna”: una partita di calcio, all’interno del carcere, che vede in campo alcuni dei detenuti giocare con i figli. Una occasione che l’istituto penitenziario di Gazzi non ha voluto perdere, aderendo anche quest’anno all’iniziativa.
Alcuni dei bimbi presenti hanno tirato al pallone col padre per la prima volta nella loro vita. Tanta emozione, quindi, negli occhi dei bambini e dei grandi, per questo ennesimo evento che “apre i cancelli” dell’istituto penitenziario di Gazzi, all’avanguardia grazie alla direttrice Angela Sciavicco in tutte le attività e i progetti di socializzazione e reinserimento sociale e alla responsabile dell’area trattamentale Letizia Vezzosi.
Anche questo per i detenuti è stato un momento unico, che ha permesso loro di riabbracciare i propri cari in uno spazio fisico e temporale di non costrizione, sperimentare “la normalità” di una corsetta e qualche calcio alla palla su un prato verde ben curato, leggere nel volto dei figli l’emozione di poter mostrare a papà quanto si è bravi, divertirsi insieme. Rimettere insieme i pezzi, insomma.