Era agli arresti domiciliari ma usufruiva di permessi speciali per lavorare, da titolare di un’attività di traslochi. Ma la sezione ambientale della Polizia Municipale si è appostata e ha scoperto che l’uomo utilizzava i veicoli di una nota impresa di traslochi come copertura e faceva in realtà da “svuota cantine”.
Scaricava i vecchi mobili nelle campagne della zona sud e, di notte, li bruciava. L’ultima volta, però, l’ha fatto di giorno e in centro. E’ stato beccato mentre usava un montacarichi per portare mobili, suppellettili e materassi dal piano stradale a un casotto che veniva usato come luogo di combustione.
L’uomo è stato denunciato mentre sono stati sequestrati i furgoni usati per il trasporto e i terreni dove venivano bruciati i rifiuti.
Sempre nella zona sud, le telecamere hanno ripreso una persona che, alla guida di un autocarro, alle 5 del mattino trasportava e scaricava a bordo strada un intero carico di rifiuti speciali per poi ripartire rapidamente con ancora il cassone alzato. Anche quest’uomo è stato denunciato e l’autocarro sequestrato.
Nella zona nord, invece, nell’alveo di un torrente c’erano grosse quantità di sterco. Lì vicino gli agenti hanno trovato una discarica abusiva. Tutto era prodotto e abbandonato da un’attività della zona. Sequestrate le aree e il trattore usato per l’abbandono dei rifiuti, denunciati i responsabili per illecita gestione dei rifiuti.
Infine gli agenti hanno ispezionato diversi cantieri, tra i quali uno ove erano stati rimossi manufatti in amianto senza il necessario piano di smaltimento. In questo caso sono ancora in corso le indagini per accertare le eventuali responsabilità a tutela sia della salute pubblica sia degli stessi lavoratori in virtù ed applicazione della legge 81/08 che tutela gli operai esposti al pericolo amianto.