Un’intensa coltre di fumo nero proveniente dalla zona sud. La Polizia Municipale ha scoperto l’ennesimo incendio di rifiuti speciali pericolosi, ad opera di alcune persone, per conto di una nota attività commerciale cittadina. Scoperta anche un’attività produttiva abusiva in un capannone abusivo.
Dentro c’erano macchinari industriali utili per la produzione di insegne pubblicitarie. Sequestrati il capannone e l’area esterna, circa 3.300 metri quadri dove venivano continuamente abbandonati rifiuti speciali pericolosi ed era gestito anche un centro di raccolta auto abbandonate. Nel terreno, infatti, senza alcuna protezione per il sottosuolo, c’erano rifiuti, in circa 40 metri quadri, riconducibili alle rottamazioni, parti di auto, pneumatici, plastica, acidi, vernici e materiale da demolizione sparso. Tutto sequestrato. Denunciati i responsabili che, dopo il dissequestro e sotto controllo delle forze dell’ordine, dovranno provvedere alla bonifica.
“L’attività di contrasto a questo genere di reati è sempre più impegnativa – dice il commissario Giardina -. Sono persone dedite al continuo abbandono o incendio di rifiuti, in spregio alle più elementari norme che regolano il vivere civile; questi illeciti infatti si verificano sempre più spesso nei centri abitati o vicino, con gravi conseguenze per la salute pubblica”.
In pieno centro città, invece, stavano liberando una casa da mobili, suppellettili, elettrodomestici e altro sui marciapiedi davanti, in pieno centro città. All’arrivo della Polizia Municipale, un rimpallo di responsabilità. Denunciati i due operai, il proprietario di casa e l’affittuario. L’area è stata sequestrata.