MESSINA – Un ritardo storico. Mentre nel resto dell’Italia arrivano i responsi dei ballottaggi, a Messina continua la verifica dei risultati delle preferenze per il Consiglio comunale. Un lavoro immane, quello dell’Ufficio centrale elettorale guidato dal magistrato Corrado Bonanzinga, per ricostruire l’esito delle votazioni. Una verifica sezione per sezione per rimediare agli errori di presidenti e scrutatori.
Nei prossimi giorni la verifica verrà ultimata e sarà presa una decisione anche in relazione al premio di di maggioranza per Sicilia Vera. Il 29 o il 30 giugno potrebbero essere definito il nuovo Consiglio.
Di certo, questo ritardo rimarrà nella storia. Quindici giorni dopo il primo turno, vinto da Federico Basile come sindaco, Messina vive in un’altra dimensione temporale. Si entra nella sala consiliare e si perde ogni cognizione del tempo. Chi assiste quotidianamente alla verifica dell’Ufficio centrale è il consigliere uscente, e possibile rieletto, Alessandro Russo (lista “Franco De Domenico sindaco”).
“Con tutti questi candidati, il numero di abitanti di Messina imparentati con scrutatori e presidenti di seggio era altissimo. Di conseguenza, Corte d’appello e Comune hanno dovuto trovare decine di presidenti e centinaia di scrutatori alla prima esperienza. E questo è il risultato a causa della loro imperizia. Da qui dati che non corrispondono, voti di lista assegnate due o tre volte… Bisogna fare un plauso pubblico al seggio centrale e al presidente Bonanzinga – sottolinea l’esponente del Partito democratico – perché stanno ricostruendo fedelmente, il più possibile, il voto degli elettori. Stanno facendo un lavoro accuratissimo, sezione per sezione”.
Per il vicesegretario della Nuova Dc ed ex presidente del Consiglio comunale, Pippo Previti, “a causa della rinuncia di molti presidenti, si è assistito a una sorta di “caccia al tesoro” per ricercare quei soggetti idonei a ricoprire tale ruolo. Ma sorge spontanea la domanda. Perché non si costituisce un elenco di idonei superiore al doppio (253 sezioni, almeno 750 idonei)? Stessa cosa andrebbe fatta per gli scrutatori, sorteggiati in tempo utile assieme a un numero congruo di riserve. Bisogna effettuare almeno un incontro formativo precedente al voto, per evitare improvvisazioni e voti nulli a scapito della volontà dell’elettore”.
Una necessità, quella di formare presidenti e scrutatori, manifestata pure da Russo e da più parti. Altrimenti, a Messina, lo scrutinio sarà perennemente in ritardo e con il rischio di gravi errori a metterne in discussione la validità.