MESSINA – Una lettrice scrive a Tempostretto e denuncia una “situazione intollerabile per tutta l’estate. Un impianto al Torrente Zafferia, una porta aperta, una fogna non incanalata in un tubo e tutta la mia famiglia è costretta a respirare un’aria insalubre. Insopportabile, con la fogna che scorre sotto la finestra dei miei bambini”. L’Amam replica: “Conosciamo bene la situazione. Siamo intervenuti e terminata la stagione estiva faremo un intervento definitivo. Ma non c’è una versamento di liquami. C’è una perdita e il tubo va in vasca. L’impianto sta funzionando”.
Sottolinea la presidente di Amam Loredana Bonasera: “Risolveremo in maniera definitiva il problema, cambiando pompa e collettori. L’operazione è già in programma. Mi dispiace per il disagio subito dalla famiglia ma siamo intervenuti per tamponare e presto si procederà, risolvendo definitivamente”.
Aggiunge la signora, esasperata: “Ho più volte segnalato il problema all’Amam ma, pur vedendo la situazione, manca un intervento risolutivo. L’aria è irrespirabile e si sente qualcosa di chimico. Tutta l’estate così… Gli operatori dell’azienda sono venuti diverse volte ma perché permane il problema? Ho in casa gente anziana e bambini”.
Ecco il parere dell’Amam, affidato a un responsabile impianti, che parla a nome dell’ente, come poi ha confermato la presidente: “L’Amam è a conoscenza del problema ed è intervenuta più volte sul collettore e facendo pure la scerbatura. E va precisato che non vi è fuga di liquami. Tuttavia, per un intervento definitivo abbiamo bisogno di bloccare una pompa. E, per evitare che i liquami si riversino in mare a causa del fermo della pompa, dobbiamo aspettare la fine della stagione estiva. Purtroppo la signora e la sua famiglia vivono accanto a un impianto di sollevamento. E per la puzza non possiamo farci niente”.
Emerge, inoltre, un rilevante problema abitativo, sul quale ci soffermeremo. Vivere accanto a un impianto non è facile e Messina non è un modello in termini di qualità del vivere e abitazioni.