Messina. "L'avanzo non si perde", Rizzo, Cannistrà e Pd rispondono alla Previti

Messina. “L’avanzo non si perde”, Rizzo, Cannistrà e Pd rispondono alla Previti

Giuseppe Fontana

Messina. “L’avanzo non si perde”, Rizzo, Cannistrà e Pd rispondono alla Previti

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martedì 04 Gennaio 2022 - 17:08

I consiglieri Rizzo e Cannistrà avrebbero voluto rispondere al vicesindaco in Aula, prima che quest'ultima lasciasse la seduta

MESSINA – Durante il discorso enunciato dal vicesindaco Carlotta Previti di fronte al Consiglio comunale, alcuni dei consiglieri avrebbero voluto intervenire per rispondere direttamente alle parole dell’assessore. Una possibilità caduta dopo l’auto-allontanamento deciso dalla stessa Previti, che ha lasciato l’aula alla fine del proprio intervento. A questo si è aggiunta la caduta del numero legale e il seguente rinvio prima a un’ora dopo e poi a domani alle 11.30. Tra i consiglieri che non sono intervenuti proprio in mancanza del loro interlocutore, c’è il presidente della commissione bilancio, Massimo Rizzo. “Volevo intervenire proprio da presidente della commissione bilancio perché sugli aspetti tecnici non transigo”, ci ha spiegato.

La spiegazione del presidente della commissione bilancio Rizzo

“Il termine dell’approvazione del bilancio consuntivo è il 30 aprile – spiega Rizzo – ma a causa dell’emergenza Covid è stato prorogato prima a luglio e poi al 15 settembre. Si tratta di un bilancio che approva il Consiglio comunale, ma prima deve farlo la Giunta, che prepara la delibera da presentare in Aula. La Giunta, già partiamo da questo, non ha rispettato il termine del 15 settembre. La delibera arriva in consiglio il primo dicembre. A causa di questo ritardo, che deriva da quella violazione, sia avvia la procedura all’assessorato agli enti locali. Prevede che il 7 dicembre l’assessore emani il decreto con cui nomina i commissari per tutti i comuni che non hanno adempiuto all’approvazione”. Tra questi c’è anche Messina: “Il 14 dicembre il commissario si insedia e a questo punto, come dice l’articolo 4 del decreto assessoriale, verifica che il documento sia all’ordine del giorno del consiglio. Era così, quindi a quel punto deve assegnare al consiglio un termine entro cui approvarlo. Questo termine è entro 30 giorni, quindi entro il 13 gennaio”.

Rizzo: “L’avanzo non si perde”

“Il regolamento comunale di contabilità prevede che tu abbia 30 giorni per valutare – continua Rizzo – quindi l’inadempimento scatta se non lo approvi entro il 13. Se non è così, il commissario approva il bilancio sostituendosi al consiglio comunale e lo comunica all’assessorato. Quest’ultimo può poi adottare gli adempimenti consequenziali”. Il consigliere spiega: “In Commissione avevamo anche un’ottantina di debiti fuori bilancio da approvare entro fine mese. Quelli, insieme alle due variazioni di bilancio, andavano approvati assolutamente”. Infine Rizzo dice che “inoltre in diverse sedute di commissione bilancio mancavano a volte l’assessore Previti, a volte il ragioniere generale e altre volte entrambi. Anche per iscritto ho chiesto al vicesindaco di partecipare, chiedendolo anche in un recente consiglio comunale davanti a tutti”.

Cannistrà: “L’assessore non si è presentata in commissione”

“L’assessore Previti dovrebbe ricordarsi che non si è presentata in commissione bilancio quando si è trattato il consuntivo – rincara la dose Cristina Cannistrà, capogruppo del Movimento 5 stelle in Consiglio – La commissione è un passaggio obbligato. Si è arrivati fino al 29 dicembre, tanto che la sera prima anche il presidente della commissione Rizzo ricordò al vicesindaco di essere presente. In più oggi il gruppo misto ha abbandonato l’aula, dimostrando irresponsabilità non attribuibili a tutto il consiglio. Inoltre soltanto tramite la diretta del sindaco siamo venuti a conoscenza di come verranno usati questi soldi dell’avanzo di bilancio. Il consigliere Mangano in Aula aveva esplicitamente chiesto come sarebbero stati spesi e non ha ricevuto risposte”.

L’attacco al sindaco: “Atteggiamenti poco coerenti”

La consigliera Cannistrà, inoltre, attacca il sindaco: “Direi che il sindaco sta adottando comportamenti non coerenti. Da una parte accusa il consiglio ma non tiene conto che l’assessore non si è presentata in commissione fino al 29 dicembre. Tra l’altro questi soldi non si perdono, ma si posticipano. Forse il problema è che dovendosi dimettere il sindaco è preoccupato di non poter programmare questi soldi? In più è stata la giunta stessa a non adempiere alle scadenze, avendo presentato la delibera a fine novembre e non entro il 15 settembre. Che lui dia delle responsabilità a noi solo perché non potrà spendere un avanzo che Messina si ritroverà ad aprile, per programmarli, non ha senso. Da una parte accusa il consiglio, dall’altra lo ostacola dicendo al suo gruppo di non venire, tant’è che oggi è caduto il numero legale. Noi eravamo lì anche dopo un’ora”.

I consiglieri del Pd

“I consiglieri del gruppo misto che appoggiano il sindaco sono usciti dall’aula con l’evidente plateale scopo di far cadere il numero legale e sono riusciti nel loro intento. Ciò ha impedito, anche alla ripresa dei lavori nell’ora successiva, che si discutesse e votasse il bilancio consuntivo 2020 tanto richiesto come atto urgente dal sindaco De Luca”. Così i consiglieri del Pd, Gaetano Gennaro, Alessandro Russo, Antonella Russo e Felice Calabrò.

“Chi gioca sulla pelle della città non sono certo in consiglieri comunali presenti in aula, anche dopo la seconda chiamata, come il gruppo del Pd, interamente presente (tranne il presidente Cardile per motivi di salute), ma gli stessi consiglieri a diretta dipendenza delle direttive del primo cittadino, i quali a parole hanno stigmatizzato la mancata approvazione del bilancio e di fatto l’hanno impedita; formulando anche a verbale la grave dichiarazione che non sarebbero mai più tornati in aula se non dopo la scadenza del termine di approvazione del consuntivo 2020, qualora non approvato dagli altri. Siamo stanchi di una ricostruzione a posteriori sistematicamente contraria alla verità dei fatti da parte del sindaco, che esercita le sue funzioni solo su Facebook, e dei suoi sostenitori (assessori e consiglieri di riferimento), i quali – in stato di ebbrezza preelettorale – disegnano un quadro delle vicende comunali ad esclusivo loro uso e consumo”.

3 commenti

  1. Gli atteggiamenti della Sig.ra Previti sono diventati INSOPPORTABILI e molto simili a quelli del suo sindaco/capo. I consiglieri devono continuare a sopportare gli insulti e tutte le baggianate della giunta. Molti messinesi non ne possono più!

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  2. L avanzo non si perde ma i lavori si fanno un anno dopo….e ai consiglieri della luce nei quartieri e di tanto altro non pare interessare

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    1. Al tuo zampognaro interessa solo la propaganda e una buona scorta

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