MESSINA – Una zona blindata intorno a piazza Unione Europea. Una cerimonia solenne per la consegna delle chiavi della città alla Brigata Aosta di Messina, di rientro dalle missioni in Libano, Kosovo, Somalia e Gibuti.
In città c’erano anche i militari del reggimento “Lancieri di Aosta” (6°) di Palermo, del reggimento Logistico “Aosta”, del 4° reggimento Genio Guastatori di Palermo e aliquote del 62° reggimento fanteria “Sicilia” di Catania.
Il generale di brigata Bruno Pisciotta, comandante della Brigata “Aosta”, è stato responsabile del Sector West della Missione Unifil, con sede a Shama, avendo avuto alle dipendenze più di 3.500 militari di 13 diverse nazioni che hanno operato sotto l’egida dell’Onu.
Le attività del contingente italiano, su base “Aosta”, hanno avuto fondamento giuridico sulla risoluzione 1701 delle Nazioni Unite del 2006, che prevede il monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Israele e Libano, l’assistenza alla popolazione locale e il supporto all’addestramento delle Forze Armate libanesi.
Dal Kosovo, invece, è rientrato il 24° reggimento Artiglieria “Peloritani” di Messina, che ha guidato per sei mesi la missione “Joint Enterprise”, fornendo anche un’aliquota di uomini per la sicurezza della Base Militare Italiana di Supporto a Gibuti.
Il vice sindaco di Messina, Salvatore Mondello, ha consegnato le chiavi della città al generale Pisciotta “per l’alto valore sociale ed etico dell’impegno profuso sui territori internazionali, nazionali e locali; per i significativi contributi di cooperazione che la brigata Aosta ha sempre saputo esprimere nel tempo, rinsaldando i rapporti di sinergia e di fiducia, quale prezioso ed esclusivo strumento di condivisione interistituzionale, oltre che di tangibile percezione di presenza per l’intera comunità”.
A testimoniare la vicinanza del popolo libanese all’Italia e alla Brigata “Aosta”, sono giunte dal Libano del Sud diverse autorità civili e religiose, insieme ad alcuni rappresentanti del settore economico e a 50 ragazzi dell’associazione “Martire Tenente Colonnello Sobi Al Akoury”, sodalizio che riunisce gli orfani delle Forze Armate Libanesi.
Durante il semestre in Libano, grazie al supporto della Brigata “Aosta”: è stato siglato un accordo tra la Municipalità di Tiro e la Città Metropolitana di Messina, con l’obiettivo di creare sinergie tra imprese, istituzioni pubbliche ed enti di ricerca per attività di trasferimento tecnologico e di cooperazione nel comparto agro-alimentare; è stato formalizzato un protocollo tra Università degli Studi di Messina e Università di Beirut che permetterà, tra gli altri scambi culturali tra i due atenei, a 20 giovani libanesi di studiare in Italia per 5 anni senza nessuna spesa.
A fronte di una bella cerimonia, però, non sono mancati i disagi per i cittadini. A causa di alcune limitazioni viarie, con la chiusura di tratti stradali, stamani è il caos totale nella zona centro nord della città, da via Garibaldi fino a viale della Libertà. Non mancano neanche i tir, nonostante oggi il porto di Tremestieri sia regolarmente aperto.