Tanti tentativi falliti negli scorsi anni. 56 chilometri di costa, da Giampilieri a Orto Liuzzo, e molti di questi inaccessibili perché occupati da proprietà private. Ma l’obiettivo è di liberare almeno dei varchi per consentire l’accesso al mare.
L’esempio principe è quello di via Senatore Arena, l’inizio della parte tirrenica subito dopo Capo Peloro, ma non è l’unico. Lì c’è la particolarità di alcuni cancelli e recinzioni che danno… sul nulla, cioè su spiagge spesso piene di rifiuti, senza costruzioni, che invece dovrebbero e potrebbero essere fruibili per i cittadini. Un lungomare rivalorizzerebbe totalmente una zona potenzialmente bellissima ma abbandonata, lì dove tra non molto dovrebbe esserci una nuova strada di collegamento con le Torri Morandi per liberare dal traffico il centro di Torre Faro.
Nessuna Amministrazione è mai riuscita a risolvere la questione. Ora ci riprova la giunta Basile, su input dell’assessore Francesco Caminiti, di concerto con la società Patrimonio Messina. Ieri una prima riunione con Demanio e Capitaneria.
Si è parlato anche di altre aree, soprattutto in zona tirrenica. In gran parte del percorso da Mortelle a Orto Liuzzo esistono pochi varchi di accesso mentre interi chilometri di costa sono irraggiungibili.
“Insieme alla Patrimonio – dice l’assessore Francesco Caminiti – abbiamo censito e realizzato fascicoli su tanti accessi, ognuno con le sue peculiarità. I procedimenti sono i più disparati, dalle concessioni demaniali, alcune scadute, ai terreni privati, fino alle occupazioni, per alcuni ci sono pure lunghi iter amministrativi e giudiziari. Anche Demanio e Capitaneria stanno verificando vari varchi. Probabilmente riusciremo ad aprirne alcuni, stiamo valutando come ripristinare l’accessibilità”.