BERARDI 6,5: Un paio di parate facili, una difficile al 76’ e un’uscita perfetta. Buona prestazione.
GRIFONI 6: Al 23’ si fa saltare ed è costretto al fallo al limite dell’area, rischiando qualcosa. Dieci minuti dopo, una bella incursione con cross per Rea, anticipato di un soffio. Da quando è arrivato, ha giocato tre partite consecutive da titolare e forse risente la fatica.
REA 7: Dà sicurezza al reparto, anticipa e riparte, provando anche a farsi vedere in avanti. Finalmente in condizione, la sua miglior partita della stagione.
MACCARRONE 7: Partita perfetta, nonostante il giallo rimediato al 25’. Un gigante, in tutti i sensi, della difesa, rende la vita difficile al migliore attacco del campionato.
DE VITO 7: Primi dieci minuti alle corde perché il Matera spinge forte dal suo lato, ma poi prende le misure e ribatte colpo su colpo, anche con l’aiuto di Ferri che limite le incursioni da quel lato. Bene, quando riesce a sganciarsi, anche in fase propositiva.
FORESTA 6,5: Il solito instancabile motorino che chiude e si inserisce. Peccato per il gol fallito in contropiede, sarebbe stata la ciliegina.
MUSACCI 6,5: Lui dice di no ma in realtà appare trasformato rispetto all’inizio della stagione. Di pari passo, d’altra parte, col resto della squadra. Recupera una serie di palloni e fa ripartire l’azione.
AKRAPOVIC 6: Deve sostituire Mancini, che non è al meglio della condizione, e lo fa in modo degno. E’ un tipo di giocatore del tutto diverso, ci mette corsa e impegno. Nella ripresa sparisce. DAL 75’ CAPUA 6: Contribuisce a portare a casa il risultato nel momento in cui la squadra accusa un calo fisico.
MILINKOVIC 6,5: Non ha ancora imparato a passare di più la palla ma a volte è imprendibile per gli avversari. Una conclusione che poteva avere miglior sorte e, soprattutto, un assist perfetto per Foresta, che poi spreca. Prezioso anche in fase di contenimento.
POZZEBON 6: Un paio di conclusioni alte a inizio ripresa e poco altro. Però tiene sempre impegnata la difesa ospite e fa salire la squadra.
FERRI 6,5: In attacco non produce nulla di buono, ma il voto positivo è dato dal fatto che opera praticamente da quarto di centrocampo se non, a volte, da quinto di difesa. E lo fa bene. DAL 71’ MADONIA 6: Lucarelli rischia perché lui non può fare lo stesso lavoro di Ferri, ma la scelta non lo penalizza. Una buona giocata e un cross non sfruttato dai compagni.
LUCARELLI 6,5: Se si pensa al Messina di venti giorni fa il salto di qualità è enorme. Contro la vicecapolista, il Messina è solido e bravo a ripartire. Continuando di questo passo – dice – saremo presto nella metà sinistra della classifica. C’è da credergli.
(Marco Ipsale)