di Giuseppe Fontana
MESSINA – Sit-in di protesta di alcuni pensionati di fronte la sede dell’Asp di Messina. Da questa mattina alle 9 si sono riuniti insieme alla Spi Cgil, sindacato da cui sono assistiti in questa battaglia, per manifestare il loro dissenso contro un disservizio di grosse proporzioni, legato alle lunghe attese per completare il cambio di medico di base. Sono oltre 200 le persone coinvolte, spesso soggetti fragili e di una certa età, che in periodo di emergenza sanitaria rischiano di restare senza alcun medico di riferimento.
“Ci sono circa 200 pensionati assistiti da noi, che da mesi non riescono a veder risolto questo problema – ci spiega Giovanni Mastroeni, segretario di Cgil Messina, al fianco di chi protesta di fronte l’Asp – e in questa situazione di pandemia diventa un problema drammatico. Chiaramente hanno bisogno di terapie e non possono avere un medico. All’Asp abbiamo detto che a una situazione eccezionale bisogna rispondere con soluzioni organizzative eccezionali. Bisogna dare loro la possibilità di completare questo cambio medico in tempi rapidi, evitando che la loro salute possa intanto aggravarsi”.
I pensionati della Spi Cgil scesi in strada a protestare provengono dai villaggi di Larderia Inferiore e Superiore e di Tipoldo. 200 anziani che rischiano di non avere assistenza. “L’Asp si trincera dietro problemi organizzativi – ci racconta il segretario – e ci ha spiegato che possono farne 4 o 5 al giorno, ma qui parliamo di 200 persone e ci potrebbero volere troppe settimane. Parliamo di persone di una certa età, anche soggetti fragili, che non possono stare 30 o 40 giorni senza medico”.
“MA LE PERSONE COINVOLTE POTREBBERO ESSERE MOLTE DI PIU’…”
E le persone coinvolte potrebbero essere molte di più: “Speriamo che ci arrivino risposte per non dover ricorrere ancora ad altre forme di protesta. Noi assistiamo 200 persone ma siamo certi che ce ne siano altre che provano da sole a cambiare medico e non ci riescono. Oggi si parla di Larderia e Tipoldo, ma chissà quanti villaggi vivono la stessa situazione”. In attesa di risposte dall’Asp il presidio continua.