Politica

Messina. Mega: “Così immagino il nuovo fronte mare Boccetta – Annunziata”

“Un unico grande parco lineare con tanto verde e spazi liberi scoperti per attività ricreative, culturali e ludiche”. Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto di Messina, Mario Mega, immagina così il nuovo fronte mare Boccetta – Annunziata.

Il prossimo 17 gennaio verrà presentato il sito web promozionale e il percorso di confronto pubblico con la programmazione degli incontri, durante i quali anche i cittadini potranno avanzare la propria idea.

Intanto, però, abbiamo chiesto quella del presidente Mega. “Eliminerei la maggior parte degli edifici esistenti – ci dice – puntando sulla realizzazione di un unico edificio di spiccata qualità architettonica che sia riconoscibile dal mare e dalla città ed ospiti poche ma importanti funzioni pubbliche. La ristorazione lungo il parco, dotato di piste ciclabili e senza alcuna area a parcheggio che non sia interrata, la allocherei su piccoli edifici di facile rimozione e basso impatto visivo distribuiti nell’area ed ognuno dotato di ampi spazi esterni. In sintesi, non un luogo di eventi e manifestazioni ma un giardino affacciato sul mare che consenta a giovani e famiglie di trascorrere in tranquillità il tempo libero e nel contempo di collegare il porto agli attrattori culturali quali il Museo Regionale e la futura Cittadella della Cultura. In prospettiva, ma questo sarebbe molto più costoso, sarebbe auspicabile anche l’interramento del lungomare eliminando completamente la circolazione delle auto ed integrando direttamente le costruzioni esistenti con il parco. Sono certo che se tutto questo venisse sviluppato da un archistar avremmo un lungomare da fare invidia alle più famose località turistiche internazionali”.

E sull’idea di realizzare una grande spiaggia? “La condivido – risponde Mega -, magari con un avanzamento della linea di costa per creare una zona filtro rispetto alla viabilità”.

Dove, però, se il piano regolatore portuale prevede un porticciolo? “Penso ad avanzare la linea di costa al Ringo e anche davanti alla passeggiata a mare. Credo che l’attuale porticciolo Marina del Nettuno andrebbe ricollocato, perché si trova all’imboccatura del porto in una posizione poco sicura per la navigazione. Tanto che mi dicono che già nel passato ci sono stati problemi in occasione di una errata manovra di una nave da crociera. Il nuovo e unico porticciolo, invece, credo si potrebbe realizzare nell’area della rada San Francesco ma con caratteristiche diverse dal Marina del Nettuno perché le banchine dovrebbero essere a livello del nuovo lungomare completamente integrato nella sua realizzazione senza recinzioni e volumi edilizi. Non migliaia di posti barca, sia chiaro, perché dovrebbe essere destinato al turismo diportistico di transito e non allo stazionamento delle imbarcazioni”.

La Fiera

In attesa del concorso di progettazione non si può restare con le mani in mano. Soprattutto per l’area della Fiera, che da subito potrebbe diventare un prolungamento della passeggiata a mare, a condizione che finiscano i lavori all’interno.

Peccato che entrambi gli appalti (la ricostruzione dell’edificio ex Teatro in Fiera e la ristrutturazione dei padiglioni storici) siano bloccati da contese giudiziarie.

“Per i padiglioni ormai è incardinato il contenzioso con la ditta appaltatrice – spiega Mega -. Non appena riusciremo a rientrare in possesso del cantiere potremo avviare la redazione del progetto di completamento del recupero dei padiglioni che sono sotto vincolo, da mandare in gara al più presto, a cui, a questo punto, agganciare anche la sistemazione di tutte le aree esterne della ex fiera, comprendendo se possibile anche il recupero dell’ex Irrera a mare (che viceversa potrebbe essere demolito, aprendo la vista sul mare, ndr), lasciando agli esiti del concorso di progettazione gli interventi su tutti gli altri edifici. Quanto all’ex teatro siamo in attesa di conoscere l’esito del ricorso al Tar proposto dalla seconda classificata alla gara, dopo che il Cga ha annullato l’aggiudicazione alla prima bloccando l’esecuzione dei lavori, che è stata esclusa per delle carenze amministrative. Nelle scorse settimane il Tar non ha concesso la sospensiva del nostro provvedimento, confermando al momento l’esclusione, ma attenderemo l’esito della udienza di merito che si terrà ai primi di febbraio primo di procedere con l’eventuale aggiudicazione alla terza in graduatoria”.

Il Ringo

E poi il lungomare del Ringo, che oggi versa in condizioni di degrado tra erbacce, rifiuti e pavimentazione sconnessa. “Siamo in attesa che si completi la procedura amministrativa di affidamento al Comune – conclude Mega -. In ogni caso la concessione terminerà quando si darà attuazione agli interventi che saranno previsti dal concorso di progettazione”.