All'indomani della conclusione della vicenda giudiziaria che lo vedeva indagato per abuso d'ufficio, l'ex commissario liquidatore di Messinambiente Alessio Ciacci dice la sua: “La totale fiducia nella magistratura mi vedeva sicuro in una assoluzione visti i fatti oggetto dell’indagine. Ma che questa totale assoluzione sia arrivata addirittura in udienza preliminare mi rende ancora più contento. Da amministratore pubblico il mio impegno verso la trasparenza, la partecipazione e l’efficienza delle pubbliche amministrazioni continua e si rafforza alla luce di questa ulteriore circostanza. Infine un ringraziamento particolare ai legali che mi hanno assistito Giuseppe Mazzotta, Sergio Laganà e Giuseppe Zampaglione e a tutti coloro che sempre mi hanno manifestato vicinanza e stima.”
"L’intervento attuato in poco più di un anno in Messinambiente aveva comportato per l’azienda vantaggi per oltre 3 milioni di euro, attraverso una significativa riduzione di costi (straordinari, festici etc) – sostiene Ciacci – l’intercettazione di finanziamenti a fondo perduto, l’aumento delle raccolte differenziate, l’avvio del porta a porta in alcuni quartieri della città, il licenziamento disciplinare di un dirigente, l’internalizzazione dei servizi di trasporto in discarica, l’eliminazione di contratti di fornitura superflui, l’approvazione di un codice di disciplina interno per tutti i lavoratori, l’avvio di gare e procedure ad evidenza pubblica mai adottate prima dalla società, piani di formazione per i dipendenti apicali, numerose contestazioni disciplinari per accertati casi di comportamenti sanzionabili in azienda, l’avvio di percorsi di partecipazione sia interni rivolti ai lavoratori che esterni rivolti alla città. Avevo poi deciso di lasciare l’incarico vista l’impossibilità manifestata dal Comune di uscire dallo stato di liquidazione e di poter dare quindi una seria prospettiva di sviluppo alle attività avviate con il suo intervento".
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