Aveva 52 anni Candeloro La Rosa, morto alla clinica San Camillo di Messina dopo un doppio via-vai tra la struttura sanitaria e l’ospedale Piemonte. L’uomo soffriva di diverse patologie ma i familiari vogliono capire se poteva salvarsi o se nelle diverse dimissioni e nuovi ricoveri qualcosa è stato sottovalutato dai medici e infermieri che si sono presi cura di lui.
Per questo è scattata, su loro denuncia, l’inchiesta della Procura di Messina. Ad occuparsi del caso è il sostituto procuratore Roberto Conte che ha sequestrato la salma ed ordinato l’autopsia, che sarà affidata nei prossimi giorni al medico legale Giovanni Andò. Intanto i carabinieri hanno acquisito le cartelle cliniche per ricostruire l’accaduto.
Nella denuncia presentata all’Arma i familiari raccontano che Candeloro La Rosa è stato ricoverato al pronto soccorso del Piemonte per un malore lo scorso 15 maggio e subito trasferito alla clinica di viale Principe Umberto quindi dimesso 10 giorno dopo. Il 27 maggio però un nuovo malore lo costringe a tornare all’ospedale di viale Europa. Da qui viene trasferito nuovamente alla San Camillo dove muore, 4 giorni dopo.