Chissà se un giorno ci sarà ancora qualcuno disposto a battersi per preservare la “memoria storica” di Messina. Chissà se un giorno quelle testimonianze di un nobile passato saranno ancora visibili alle nuove generazioni. Chissà…
Proprio per promuovere attraverso la conoscenza e l’eventuale recupero dei manufatti, la valorizzazione e la fruizione dei beni culturali e ambientali del centro peloritano, con particolare riguardo alle “pietre” e ai monumenti abbandonati e dimenticati dall’opinione pubblica e dalle Istituzioni, è stato creato il Comitato civico “Messina: la città dimenticata”. Questa l’intenzione del Comitato, presentato nei giorni scorsi, nella cornice del Centro Diurno “Camelot” presso la cittadella della salute “Lorenzo Mandalari”.
Obiettivo del Comitato è quello di espletare la propria attività “attraverso conferenze stampa, articoli, pubblicazioni, convegni, dibattiti, denunce pubbliche e quant’altro sia utile al raggiungimento delle proprie finalità”.
Il Consiglio direttivo è presieduto da Giuseppe Ruggeri; il suo vice è Aldo Di Blasi; Pippo Previti è il segretario mentre Filippo Faillaci, Carmelo Micalizzi, Matteo Allone e Daniele Macris sono i consiglieri.
Per il conseguimento degli scopi sociali, il Comitato, che ha sede al numero 16 di viale Giostra (c/o LAM/ODV ) si avvarrà della collaborazione di esperti e punta a coinvolgere Istituzioni, Enti, Associazioni, Fondazioni, e altri gruppi d’interesse.
“Una mission – afferma il presidente Ruggeri, medico, giornalista e scrittore – che si muove tra i ruderi senza identità di una città messa in ginocchio da catastrofi naturali e antropiche, le quali hanno man mano eroso il tessuto connettivo e spesso anche sociale. ‘Le parole sono pietre’ ha scritto Carlo Levi, ma perché – si chiede Ruggeri – non può essere pur vero il contrario? Le pietre, se si pensa, possono a loro volta farsi parole. Parole che raccontano il passato, dando un significato al tempo, un preciso spessore ad avvenimenti in apparenza slegati uno dall’altro e non pertanto riconducibili a un unico filo conduttore”.
E’ già pronto un ventaglio di iniziative, che prenderà il via dalla possibile riqualificazione della settecentesca “Villa De Gregorio” nel cuore del rione Giostra. Un breve video con riprese dell’alto ha permesso di inquadrare un’area offesa dallo scempio e dal degrado da cui timidi si affacciano i resti di antichi muri e portali.
Il messaggio è stato dunque lanciato dal Comitato “Messina: la città dimenticata”. Ma non può bastare, da solo, a far risplendere quelle pagine che hanno contrassegnato la nostra storia. Ci si augura, pertanto, che l’associazione, fondata sull’attività gratuita da parte di tutti i cittadini, possa presto contare di un numero crescente di adesioni che consentano di conseguire quelli che sono gli scopi sociali.
Cesare Giorgianni