18 aule del Nautico in una palazzina di via don Blasco. E’ la soluzione per liberare le auto “prestate” che il Verona Trento rivorrebbe indietro. L’obiettivo è il mese di settembre, col nuovo anno scolastico, ma è una corsa contro il tempo, visto che servono lavori di adeguamento.
Il trasferimento al Majorana, sul viale Giostra, è stato più volte rifiutato dal Nautico perché molti alunni arrivano dalla provincia e dalla Calabria e si vuole restare in centro città. Ecco allora l’idea della palazzina di via don Blasco, di proprietà di un privato, accolta dalla Città Metropolitana.
“Formalmente l’accordo è stato trovato – dice il dirigente di Palazzo dei Leoni, Salvo Puccio -. L’affitto dei locali per edilizia scolastica è stabilito da tabella fissa ministeriale, non c’è contrattazione. Abbiamo chiesto una perizia al Nautico per sapere le loro necessità di sistemazione delle aule”.
La conferma arriva dalla dirigente scolastica, Maria Schirò. “La proposta è partita da noi perché si tratta di una palazzina a tre piani, più terrazza, che si trova non lontana dalla nostra sede principale e in passato ha ospitato uffici. Si possono realizzare sei aule per ogni piano, quindi in totale diciotto, proprio il numero che ci serve, più locali tecnici e qualche laboratorio. Sono spazi aperti, quindi vanno divisi. Poi è in spiaggia e c’è una vista eccezionale sul mare”.
La posizione è nella vecchia via don Blasco, poco oltre l’incrocio con via Santa Cecilia, vicino alla parte che sarà riqualificata una volta che Rfi avrà concluso i lavori sul ponte ferroviario, in una zona piena di costruzioni che ostruiscono la vista del mare. In futuro lì potrebbe essere realizzato un lungomare vicino al centro città, anche in vista dei lavori di trasformazione dell’ex macello.
“Una commissione di nostri insegnanti ingegneri si sta occupando del computo metrico – prosegue la Schirò -, intanto abbiamo indicato alla Città Metropolitana l’elenco delle nostre esigenze. Potrà essere pronto in pochi giorni, si deve ancora individuare la disposizione della scala antincendio, che condiziona tutto l’impianto. Poi saremo pronti e speriamo possano iniziare presto i lavori”.
Nel lungo periodo, poi, la soluzione è un’altra ancora. “E’ in fase di redazione un decreto da 14 milioni – riprende Puccio – per demolire le ex officine del Verona Trento e realizzare un nuovo corpo di fabbrica. Una parte è sede dei laboratori della scuola, che verranno ricostruiti al piano terra dei nuovi edifici. Il progetto di fattibilità tecnico economica è pronto”.
Qui potrebbero andare le 18 aule del Nautico oppure, come propone la Schirò, “abbiamo chiesto di riavere le 21 aule del nostro piano superiore, lì dove ora c’è la scuola media Gallo, che potrebbe trasferirsi nella nuova costruzione al posto delle ex officine del Verona Trento”.