“Si avvia verso una soluzione la vicenda relativa al Centro clinico “NeMo Sud” di Messina. È stata, infatti, individuata una nuova sede che permetterà, di garantire la continuità assistenziale ai quasi cinquemila pazienti. Al contempo, tutelerà il personale sanitario altamente specializzato che da otto anni assiste le persone affette da Sla, Sma e distrofie muscolari, e che aveva manifestato preoccupazioni per il proprio futuro”.
Così, lo scorso 8 maggio, il presidente della Regione, Nello Musumeci, con grande sollievo per tutte le parti coinvolte.
40 giorni dopo, ecco l’attacco da parte di Ivan Tripodi, segretario generale Uil Fpl, e Giuseppe Calapai, segretario generale Uil Fpl.
“Quando il massimo vertice delle Istituzioni, qual è il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, assume un pubblico e solenne impegno che impatta sulla salute e sulla carne viva di migliaia di famiglie e, soltanto dopo qualche settimana, il medesimo impegno viene platealmente ed ingiustificatamente disatteso, l’immediata conseguenza è che la credibilità del presidente Musumeci crolla miseramente con il contestuale drammatico effetto di far cadere nella disperazione un’enorme fascia di cittadini che hanno il “torto” di essere soggetti fragilissimi e gravemente ammalati”.
Negli anni, Nemo Sud ha offerto assistenza a circa 5mila pazienti e occupato circa 55 lavoratori.
“Appare incredibile che Musumeci, in quella fase anche assessore alla Salute ad interim, si sia rimangiato tutto: ogni singola parola. Questo repentino cambiamento è forse legato al reintegro dell’avv. Ruggero Razza nella funzione di assessore regionale alla Salute? Fatto sta che la situazione di fatto è tragicamente precipitata. Infatti, lo scorso 4 giugno 2021 era prevista la firma della convenzione tra l’Irccs Neurolesi di Messina (struttura identificata per accogliere il Centro Nemo), l’assessore regionale alla Salute e la Fondazione Serena onlus, al fine di dare continuità nell’assistenza ai pazienti particolarmente fragili, affetti da malattie neuromuscolari, stante che la convenzione con il Policlinico di Messina terminerà il prossimo 30 giugno 2021” hanno proseguito Tripodi e Calapai.
Cosa è successo, perché questo repentino cambio di direzione, a chi sta giovando? “Non ci fermeremo e porteremo, fino in fondo, una vertenza che, accanto ad ogni valutazione, scuote la coscienza dei cittadini, ma, fino ad oggi, certamente non ha sfiorato quella del presidente Musumeci” – concludono Tripodi e Calapai.