E’ giunta in riva allo Stretto la nave traghetto “Messina”, nuova ammiraglia di RFI-Bluvia destinata alla navigazione tra Sicilia e Calabria. Salpata ieri mattina dal porto di Marina di Carrara, l’unità ha fatto il suo ingresso in quello di Messina poco prima delle 12 salutata dalle sirene delle altre unità della flotta.
Dopo vari “inconvenienti” che ne avevano rimandato la consegna, la nave ha attraversato il Tirreno oscillando tra i 16 e i 18 nodi di velocità. Al suo ingresso nel canale un intenso scirocco le ha dato il suo “benvenuto” così come avvenuto con il precedente “Messina” (classe 1923).
La nave rappresenta l’ultima commessa (49,5 milioni di euro l’investimento complessivo) affidata ai NCA sotto la gestione pubblica di Invitalia. La costruzione del traghetto, infatti, è coincisa con il travagliato percorso che ha portato all’acquisizione da parte di Tyg Technomar degli storici cantieri toscani.
La “Messina” – lunga 147 metri e larga 18,7 – ha una velocità di esercizio di 18 nodi ed è caratterizzata da una celata prodiera “rovescia” (per l’ingresso e l’uscita dei treni), nonchè da un’ottima manovrabilità assicurata dai tre propulsori azimutali poppieri, due thrusters prodieri e da un timone di prora.
L’unità, dopo ulteriori prove tecniche nelle acque dello Stretto, opererà nel trasporto di rotabili ferroviari e automezzi. Il ponte principale può caricare, in alternativa, 15 carrozze ferroviarie, 27 carri merci, 19 ferrocisterne, 24 trailers o 138 autoveicoli.
L’arrivo del nuovo traghetto segna l’addio alla nave “Iginia”, classe 1969, che nei prossimi mesi sarà definitivamente posta in disarmo e alienata dal Gruppo FS.