MESSINA – E’ stata battezzata “Penelope” l’operazione dei Carabinieri scattata all’alba di oggi con 9 arresti per associazione finalizzata al traffico e detenzione di sostanze stupefacenti. Quattro persone sono andate in carcere, 5 ai domiciliari, per aver gestito un grosso traffico di droga, soprattutto marijuana e hashish ma anche cocaina, tra la fine del 2020 e quasi tutto il 2021.
La base dello spaccio era l’appartamento di uno degli indagati, oggi ai domiciliari, nel quartiere di Ritiro nel rione Giostra, dove la presunta organizzazione conservava la sostanza, organizzava i rifornimenti a Catania e in Calabria, teneva la “cassa” dei proventi dello spaccio e il registro della contabilità coi clienti. Il gruppo aveva una grossa capacità di riorganizzare le fila dell’attività, anche dopo l’arresto di qualcuno di loro.
Un ruolo fondamentale era affidato alle donne: spesso si occupavano delle staffette per i rifornimenti di stupefacente e del mantenimento degli arrestati in carcere e dei fedelissimi fuori. Le dosi di sostanza da smerciare erano spesso definite “profumo”.
I carabinieri nel corso delle indagini, svolte tramite pedinamenti, intercettazioni e osservazioni, avevano già arrestato 6 persone e sequestrato 8 kg tra cocaina e marijuana. Oggi il nuovo blitz dei militari dell’Arma della Compagnia Messina Centro, ai comandi del maggiore Savastano.
In carcere: Luca Davide Papa (43 anni), Fabio Fobert (41), Domenico Arigò (54), Benedetto Mesiti (46). Domiciliari per: Sabrina Sciuto (42), Antonina De Marco (37), Maria Militello (50), Michele Saja (36), Arjan “Kol” Arapi (38).