Un’area diventata ricettacolo di degrado, piena di erbacce, insetti e rifiuti vari. La massicciata ferroviaria di via Curvone Gazzi è in disuso dal 2001, la III Municipalità vorrebbe che fosse abbattuta e che, al suo posto, si realizzasse un parcheggio a raso da 135 stalli, in una zona carente di spazi di sosta.
Ieri il sopralluogo da parte degli assessori alle infrastrutture della Regione, Marco Falcone, e del Comune, Salvatore Mondello, insieme alla deputata Matilde Siracusano e al presidente della III Municipalità, Lino Cucè.
“Una richiesta – dice Cucè – che avrebbe sviluppi importanti sull’economia dei negozianti e dei residenti di Provinciale, che soffrono l’atavica assenza di parcheggi, accentuata da quando è stata realizzata la linea tranviaria”. Ed il parcheggio sarebbe anche a servizio proprio delle vicine fermate del tram.
“Dall’incontro – spiega il presidente della III municipalità – è emersa la volontà di compiere questa importante opera. Ci siamo aggiornati alle prossime settimane, in attesa di un progetto redatto dall’amministrazione comunale e del finanziamento che l’assessorato si è impegnato a reperire”.
Un progetto che non impedirebbe la realizzazione di un’altra idea, quella di una pista ciclabile sul vecchio tracciato ferroviario fino a Camaro perché basterebbe far iniziare il percorso da Provinciale invece che dalla parte bassa di Gazzi.