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Messina. Parcheggio del cavalcavia solo per le auto. La Uil: “Scelta insensata e occasione persa”

“Messina si conferma una città senza alcuna moderna visione di mobilità integrata e quando sembra farsi un passo avanti si finisce per farne due indietro”.

Lo dice Michele Barresi, segretario generale della Uil trasporti Messina dopo che il Comune ha deciso di destinare il parcheggio del cavalcavia solo alle auto, senza alcuno stallo per i bus, come invece previsto in un primo momento.

Il progetto originario

“Nell’area del posteggio del Cavalcavia – prosegue Barresi – il Comune solo pochi anni fa aveva previsto e progettato una stazione per i bus extraurbani, da collegare con ascensori e tappeti mobili con la sottostante stazione ferroviaria. Il progetto, con finanziamenti europei, era all’interno dell’accordo inizialmente firmato dall’amministrazione dell’allora sindaco Accorinti con le Ferrovie dello Stato che lo co-finanziava. Era un perfetto esempio di mobilità integrata con il cavalcavia capolinea dei bus provenienti dalla provincia ionica e tirrenica e dall’aeroporto di Catania, che avrebbero sgombrato così le aree attualmente occupate in alcune vie del centro città ed in piazza Stazione che era destinata alla totale pedonalizzazione. Il trasporto bus extra urbano che si interscambiava quindi nell’area della stazione con i treni e con la vicina metroferrovia”.

“Nuovo parcheggio auto mentre il Cavallotti è mezzo vuoto”

“Non comprendiamo perché si sia successivamente cambiata idea – continua la Uil trasporti – affidando ad Atm Spa l’area del cavalcavia e destinandola ad ennesimo posteggio a pagamento per un centinaio di autovetture. Così facendo si disincentiva l’uso del mezzo pubblico, creando peraltro un inutile doppione del Cavallotti, distante solo poche centinaia di metri dal cavalcavia e spesso mezzo vuoto nella sua capienza. Decisioni che finiscono per incentivare l’uso dell’auto privata che dovrebbe essere tenuta fuori dal centro urbano per decongestionare il traffico e ridurre l’impatto acustico e ambientale in città”.

Terminal bus a Catania e Palermo

“Invece di avere un’area a pochi metri dalla stazione Fs interamente dedicata ed attrezzata per i bus extra urbani, come avviene a Catania e a Palermo per esempio, ci rassegneremo a mantenere ancora piazza Stazione invasa dai pullman e intere traverse delle vie cittadine trasformate in capolinea di bus extra urbani e turistici. Messina merita di più – conclude Barresi – e pertanto auspichiamo in un ripensamento da parte della futura nuova amministrazione cittadina, affinché vengano ripresi i progetti iniziali che erano un tassello importante per quell’area più ampia che va dal cavalcavia fino alla stazione marittima che rappresenta il grande centro dell’intera mobilità cittadina e dello Stretto”.