MESSINA – Un Messina in caduta libera quello che si è presentato a Teramo per giocarsi un match chiave per il prosieguo del torneo di serie C. Ma come spesso accaduto nelle ultime stagioni, quando tutto sembra compromesso vengono fuori quelle partite difficili da spiegare.
Sentimento e ragione nella “parola dei tifosi” di questa settimana. Nonostante il momento nero e la distanza chilometrica proibitiva per i più, il cuore del tifo Biancoscudato non ha abbandonato la propria squadra neppure quando tutto lasciava spazio ad un più logico “per sta volta passo”, oppure per un più radicale “adesso basta, col Messina ho chiuso”. Ed invece Messina, ancora una volta, ha dimostrato il proprio amore senza confini. La Messina Bene, intendiamoci, quella che fa della propria passione a tinte giallorosse un motivo per cui emozionarsi continuamente, sentire vivo il proprio attaccamento ai colori e alla città, senza se e senza ma, senza bisogno di consolarsi sopra un divano, dentro il calore di un focolare domestico per assistere, comodamente su di un divano e di fronte ad uno schermo, alle gare di vertice nazionale.
Nonostante il buon esito dell’incontro ed un atteggiamento della squadra differente, in molti sono ancora scettici su una ripresa immediata della squadra. Per Alessio Mi. “la crisi sarà superata quando avremo continuità nei risultati e almeno cinque rinforzi di categoria per cercare di salvarci senza play-out”. Lo stesso conclude richiamandosi alla buona sorte ed esprimendo comunque anche un pizzico di soddisfazione per il successo: “Ovviamente sono contento di esser tornati alla vittoria. Siamo stati molto fortunati e non possiamo aggrapparci sempre alla fortuna per fare punti”.
Resta sfiduciato l’atteggiamento di Massimo Si. : “Personalmente, nella partita di Teramo, non ho visto un Messina molto diverso dalle uscite precedenti” e ricorda “i molti episodi (che) ci hanno detto bene”. Poi, si sofferma brevemente sull’analisi dell’incontro: “Abbiamo concesso due rigori ad una squadra in enorme difficoltà. Ho visto una squadra molto lenta”. “Da tre anni a questa parte si esaltano oltremisura certe prestazioni – conclude duramente Massimo. Di sabato scorso mi tengo stretti i tre punti ma prima di parlare di prestazione da uomini e di squadra in ripresa avrei continuato il silenzio di quando si è perso; avrei parlato dopo il derby col Catania perché è sabato prossimo – rivolgendosi probabilmente ai calciatori e allo staff – che dovrete dimostrare quanto valete”.
Per Gaetano Mu. e Giovanni Ma. servono “calciatori di categoria; almeno cinque”, mentre per Roberto Be. “non abbiamo risolto il problema”.
Ironia e spontaneità nelle parole di Franco Im. : “Devono cacciare Ferguson. Se il presidente non lo manda arriveranno altre cinque sconfitte. Mi auguro mi smentiscano”.
Decisamente più ottimistica la visione di Fabrizio Co. : “A Teramo partita giocata bene. Vittoria meritata. Si è vista una squadra più compatta e convinta”.
Lo stesso Fabrizio apre il capitolo sul derby di sabato prossimo con il Catania: “Sabato è un Derby. Il Catania è favorito ma il bello del calcio è proprio questo”; e ricordando le parole di Enrico Buonocore di qualche anno addietro, Fabrizio conclude: “E’ tutto scritto”.
“Partita complicata, pure tanto” per Domenico Ac. “Forse sono pessimista ma la vedo nera. Sarà davvero dura affrontare il Catania con la difesa alta predisposta dal tecnico del Messina. Ma vi immaginate Marsura che attacca da un lato e Chiricò dall’altro?. Non ci voglio pensare; ho già bruciore allo stomaco”.
Giovanni An. pesa il significato di un’eventuale successo sul Catania: “Per fortuna il derby arriva dopo aver interrotto il digiuno di goal e la scorpacciata di sconfitte. Vincere vorrebbe dire letteralmente Rinascere“.
Più tecnica la riflessione di Giovanni Cu.: “Tutto si giocherà sul ritmo; se lo terremo alto riusciremo a sopperire il gap evidente. servirà anche abbassare la linea di difesa per recuperare meglio. Ci vorrà movimento e sfruttare le palle inattive come fatto con Firenze e Pacciardi con il Monterosi”. Su possibili protagonisti, Giovanni indica due elementi su tutti: “Mi aspetto Plescia più voglioso anche se a Monterosi avrebbe meritato il goal. Se Emmausso è tornato, col Catania sarà l’occasione giusta per dimostrarlo; ci darà chance in più”.
“La partita di sabato è la più importante di questo girone di andata; è il derby e non ha bisogno di presentazioni” poche parole ben calibrate per Nicola Mo. Spero che la squadra abbia recepito l’importanza di questo match per noi tifosi; dopo quello dello Stretto questa è la PARTITA. Mi aspetto una prestazione con il coltello tra i denti; arriveremo a questa partita dopo la vitale vittoria di Teramo e spero diano continuità di risultato e che ci facciano un regalo natalizio anticipato”. Nicola manda un messaggio anche al tecnico Modica: “Non stravolga le sue idee calcistiche vista la quasi sicura assenza di Lia; lo sostituisca con Salvo e riconfermi Firenze play e l’attacco over. Spero sia la partita di Ragusa”.
E chiudiamo con il noto vlogger sportivo Luca Gu. : “Bisognerà fare la partita della vita, cercando di non sbagliare nulla. Anche se l’avversario non ha rispettato finora le premesse, singolarmente ha dei calciatori molto forti come Chiricò e Di Carmine; quest’ultimo in dubbio per la sfida di sabato. In ogni caso, il Catania ha diversi calciatori in grado di fare la differenza e noi un’assenza pesante come quella di Lia; sui terzini potremmo soffrire oltremisura come al solito. Bisognerà segnare perché loro concedono molto, attaccando con tanti uomini, e subire meno goal possibili. Troppi top player per loro, difesa troppo ballerina per noi”.