Ha cercato di far esplodere una bombola di gas, lanciandone poi un’altra tra la vegetazione. Nel “mirino” dell’ottantenne fermato due giorni fa a Messina c’era una palazzina di Minissale, occupata abusivamente secondo l’uomo, ora in carcere per tentativo di danneggiamento e incendio, in attesa della convalida del provvedimento.
L’uomo è stato bloccato proprio nei pressi della palazzina dagli agenti, intervenuti mentre i Vigili del Fuoco mettevano in sicurezza la bombola e lo stabile. Secondo il racconto dei residenti, aveva collocato la prima bombola togliendo il tappo della valvola e tentando di far partire la fiamma di un accendino, senza riuscirci. Allontanatosi, avrebbe lanciato un’altra bombola che portava sul proprio mezzo.
Tanta paura tra gli abitanti, alcuni dei quali avevano cercato invano di far desistere l’anziano, avvistato dalle finestre. Per loro però nessuna seria conseguenza.
Alla base del gesto, secondo la prima ricostruzione, ci sarebbero vecchi rancori tra gli inquilini e il presunto responsabile, proprietario dei terreni su cui sorge lo stabile, secondo lui abusivo. Dopo l’arresto in flagranza, il Pm Giulia Falchi, titolare del caso, ha chiesto la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere per l’uomo, che rischiava la sua stessa vita. E’ assistito dall’avvocato Ilaria Intelisano.