“Per quanto tempo ancora dovranno penare i residenti del Quartiere Lombardo con gli annosi disagi idrici? Si è adottata la soluzione infrastrutturale pensata cinque anni fa?”.
Con questi interrogativi il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, interviene sull’ennesima crisi idrica che ha investito il Quartiere Lombardo e che ha costretto l’Amam ieri ad inviare una autobotte.
“Gli ultimi recenti disagi agli esasperati utenti di questa centralissima zona della città – afferma Gioveni – mi spingono a ricordare che era stata pensata nel 2017 una soluzione tecnica della quale non ho avuto più notizie e che quindi non so se sia stata adottata. I vertici aziendali di quel periodo ritenevano che la penuria d’acqua e la scarsa pressione presenti nel Quartiere Lombardo si potevano fronteggiare e risolvere spostando la principale fonte di approvvigionamento costituita dal lontanissimo serbatoio Mangialupi al pozzo D’Arrigo ubicato nei pressi dell’ospedale Piemonte, realizzando anche un bypass con una condotta di 150 metri che partendo dalla casa circondariale di Gazzi si sarebbe dovuto allacciare alla vecchia condotta che era stata disattivata durante i lavori di realizzazione della tranvia fra il 1998 ed il 2003”.
La risposta arriva dal dirigente dell’area tecnica di Amam, Salvo Puccio: “Il Quartiere Lombardo si trova alla fine della linea di distribuzione e quindi a fine estate c’è pressione scarsa o comunque inferiore a quella di altre zone o altri periodi. La soluzione è l’eliminazione delle perdite sulla rete, prevista dal progetto da venti milioni finanziato dal Pnrr, unico in Sicilia perché cantierabile. Nel 2023 partiranno i lavori di sostituzione della rete idrica. Entro ottobre – conclude Puccio – presenteremo un altro progetto cantierabile per ottenere altri 25 milioni di fondi dal Pnrr e risolvere i problemi di erogazione idrica nei villaggi”.