Anche quest’anno il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Messina, Domenico Santoro, ha posto l’accento sulla riduzione degli uffici periferici della giustizia. Una riduzione che, in un territorio vasto e frastagliato come quello della provincia messinese, comprime notevolmente il diritto all’accesso alla giustizia di tanti cittadini e pone non pochi problemi agli uffici cui vengono accorpate le sedi distaccate chiuse.
“Nonostante la netta opposizione dell’Avvocatura – ha detto Santoro alla cerimonia di apertura dell’anno giudiziario – la sezione di Lipari è stata sostanzialmente accorpata alla circoscrizione del Tribunale di Barcellona e tutti gli affari sopravvenuti dallo scorso anno sono stati assegnati al Tribunale di Barcellona, mentre a Lipari permangono solo gli affari già incardinati. In questi giorni anche il Giudice di Pace di Tortorici è stato soppresso e tra pochi giorni verrà chiuso, con grave pregiudizio per le popolazioni dei Nebrodi, che stanno subendo un ulteriore mortificazione.”
“Sopprimere sedi giudiziarie, specie in tempo di pandemia, non è certo la soluzione per migliorare l’esercizio dell’attività giudiziaria. Questa errata politica deve mutare di indirizzo, il Pnrr con i fondi destinati alla giurisdizione dovrà tenere conto delle esigenze delle comunità territoriali, si dovrà incrementare il numero di magistrati, del personale di cancelleria, garantendo la necessaria formazione ed una digitalizzazione a servizio della giurisdizione e dell’utenza. Occorre riaprire tribunali e giudici di pace soppressi, così solo si potrà garantire l’esercizio della giurisdizione e quello che chiede l’Europa: un processo celebrato in tempi adeguati agli standard dell’Unione”, ha concluso il presidente dell’Ordine.