MESSINA – In Aula consiliare, il 2022 si apre come si è chiuso il 2021: con lo scontro. La prima convocazione della sessione straordinaria in cui si sarebbe dovuto parlare della proposta di deliberazione relativa al Rendiconto di gestione Esercizio finanziario 2020 è stato il ring perfetto per una nuova battaglia politica tra Consiglio e Amministrazione. I lavori, originariamente in programma alle 11.30, si sono aperti a una manciata di minuti dallo scadere dell’ora, grazie all’arrivo del diciassettesimo consigliere comunale: numero legale raggiunto. Non certo una sorpresa, visto che poi in aula si sono seduti 20 consiglieri, mentre a sorprendere è stato l’intervento del vicesindaco Carlotta Previti. L’assessore, arrivata proprio a lavori appena aperti, è intervenuta per illustrare la delibera in programma. Il suo, però, è stato un attacco diretto nei confronti del Consiglio comunale, con conseguente abbandono dell’aula in rappresentanza dell’amministrazione.
In ballo, secondo quanto spiegato inizialmente dal vicesindaco Previti, oltre 10 milioni di euro per opere varie in tutta la città, come rampe, svincoli, illuminazione in varie zone e cimiteri centrale e suburbani. Poi, l’attacco. “Questo è quanto vorrei dichiarare – dice l’assessore – le motivazioni che hanno impedito di trattare il rendiconto, mi sono sconosciute. Non capisco perché l’aula si sia rifiutata. Era importante perché il rendiconto è come una fotografia che restituisce un dato, cioè il simbolo di quanto fatto rispetto alle previsioni. Che differenza fa per voi approvarla entro il 31 o entro i termini? Avreste potuto approvarlo entro il 30 e finanziare i cantieri. L’atto è identico, se lo approvate è solo perché in caso contrario interverrà per legge lo scioglimento del consiglio comunale. Se non viene approvato entro l’11 voi andate a casa. Che la città sappia che il consiglio non ha approvato prima, ha scelto di non farlo. Per tanto l’amministrazione non sarà presente perché non intende strumentalizzare la volontà dell’aula che non ha approvato per fare un dispetto e ora lo approverà per sé”. Poi, l’abbandono dell’aula tra le rimostranze dei consiglieri.
Un intervento duro, concluso tra le polemiche dei consiglieri, prima di una sospensione di dieci minuti richiesta dal gruppo misto. I consiglieri Pergolizzi, Giannetto e Cipolla, si sono riuniti per decidere il da farsi e al rientro in aula è stato proprio Pergolizzi in qualità di capogruppo ad esporsi per tutti: “Esprimiamo la massima convinzione sull’intervento del vicesindaco Carlotta Previti. Non approvare in tempo questo consuntivo è stato uno schiaffo alla città. Non all’amministrazione o a De Luca ma a Messina. I cittadini se ne renderanno conto e proprio per appoggiare quanto sostenuto dall’amministrazione noi abbandoneremo l’aula. Non solo, ma non parteciperemo a successive sedute in cui si parlerà di consuntivo. Il danno è stato fatto e ora valuterete voi”. Il celeberrimo numero legale così crolla, passando dai 19 consiglieri presenti dopo la sospensione ai 16 rimasti in seguito all’uscita dei tre. Un’ora dopo il numero non è cambiato: la sessione di lavori è rinviata a domattina alle 11.30.