Cronaca

Messina. Raccolta differenziata al 50% e l’umido non va più in giro per l’Italia

Il dato non ancora definitivo del mese di luglio attesta al 50% la raccolta differenziata di Messina. E’ un risultato che premia l’impegno di MessinaServizi ma può inorgoglire anche la maggioranza dei messinesi che seguono le regole e, speriamo presto, ne trarranno anche i conseguenti benefici economici. In ogni caso rimane la rilevanza del dato sul piano della tutela dell’ambiente che, come dimostra il cambiamento climatico in atto, è un’emergenza di assoluta priorità.

L’umido conferito in uno stabilimento nei pressi di Catania

C’è, poi, un’importante novità nella gestione dei rifiuti, foriera di un sostanzioso risparmio nei costi di gestione. E’, finalmente, finito il pellegrinaggio per lo Stivale dell’umido raccolto nella nostra città. Dalla terza settimana dello scorso mese di luglio, questa componente della raccolta differenziata viene conferita presso l’impianto di compostaggio di Milisinni in provincia di Catania di proprietà dalla REM S.r.l. L’azienda etnea ha assunto la gestione del servizio ad esito di una procedura di gara europea esperita un anno e mezzo fa da MessinaServizi.

Prima l’umido era trasportato lontano da Messina

Prima di questa decisiva svolta l’umido era trasportato in diverse località italiane, tutte distanti dalla nostra città: Mantova, Foligno, S.Agata Bolognese, Rende, Battipaglia. Come si può intuire, la possibilità di conferire nei pressi di Catania migliora di molto la situazione e consente un risparmio di circa il 70%-80% sul costo chilometrico di trasporto. Inoltre mentre prima MessinaServizi pagava per il conferimento dell’umido 230 Euro a tonnellata adesso ne paga 165 Euro. Questo è il prezzo ottenuto e cristallizzato ad esito della gara di un anno e mezzo fa: adesso il costo sarebbe superiore. Addirittura, poi, si potrebbe arrivare a pagare 110 Euro a tonnellata qualora si riuscisse a scendere sotto il 5% di frazione estranea all’umido. “Da questo punto di vista – dichiara Pippo Lombardo presidente di Messinaservizi – facciamo affidamento sulla capacità dei cittadini di differenziare i rifiuti ancora meglio di adesso.”

Vantaggi anche sulla logistica

La possibilità di trasportare l’umido a Catania determina importanti vantaggi anche sul piano della logisitica. Con il nuovo accordo è, infatti, possibile programmare anche due viaggi al giorno verso il sito di conferimento mentre prima il numero di trasferimenti settimanali era drasticamente inferiore. Si poneva, dunque, la necessità di stoccare l’umido nelle casse a tenuta stagna, in attesa della partenza verso la località di smaltimento. “Inoltre – spiega Pippo Lombardo – un conto è preparare e organizzare trasporti a diverse centinaia di chilometri di distanza un conto è farlo per viaggi che non superano i 130 chilometri di distanza.”

Sbloccare il finanziamento regionale per l’impianto di Mili

Siamo, perciò, in presenza di un passo avanti importante in direzione di una gestione dei rifiuti che gravi sempre meno sulle tasche dei cittadini. Obiettivo, questo, che non va affatto trascurato, soprattutto nell’attuale situazione di grave deficit nei bilanci delle famiglie

Adesso, per un ulteriore e decisivo miglioramento, è necessario che vada avanti la realizzazione del progettato impianto di Mili. La struttura è destinata proprio alla lavorazione dell’umido raccolto in città che tramite il processo di digestione anaerobica si trasformerebbe in compost. Per costruire l’impianto serve un finanziamento regionale integrativo finito nelle maglie del dissidio tra il sindaco De Luca e il governatore Musumeci. Senza cadere nella retorica, quando c’è di mezzo l’interesse di un’intera comunità i giochi politici dovrebbero fare un passo indietro. Speriamo che le settimane che ci attendono forniscano segnali positivi in questa direzione e che finalmente l’atteso finanziamento regionale si sblocchi.