La piattaforma “Reset” prosegue il suo percorso per offrire a Messina un progetto condiviso che possa dare un futuro alla città. Stop alla cementificazione selvaggia, chiusura della stagione della politica fatta di clientelismo e favori. L’obiettivo è voltare pagina partecipando al cambiamento. Per questo oltre duecento persone si sono ritrovate al Giardino Corallo per un incontro organizzato per fare il punto della situazione dopo quattro mesi di lavoro. L’iniziativa lanciata a novembre è infatti stata approfondita e ha prodotto già i primi risultati. Un “viaggio” di analisi caratterizzato dalla creazione di laboratori suddivisi in tavoli di confronto, ognuno occupatosi di uno specifico argomento o settore. Tutti convergenti poi nella stessa idea: raccogliere proposte e lavorare per renderle attuabili.
Un movimento che vuole essere aperto, come concepito dal consiglio direttivo, ma che respinge tutte le critiche pretestuose e fini a se stesse. Stop ai lamenti: i problemi della città si conoscono, serve iniziativa. Come spiegato dal fondatore, Alessandro Tinaglia, la finalità è portare i messaggi raccolti alla città, in modo che possano essere integrati ed eventualmente sposati. Senza il tramite dei partiti. Ecco perché è stato deciso di lanciare questa idea lontano da tornate elettorali. Eppure di elezioni si è parlato, con i rappresentanti di “Reset” che hanno specificato di non volere in alcun modo procedere con alleanze o accordi, nel nome dell’interesse sovrano di Messina. Nei prossimi mesi il movimento incontrerà realtà istituzionali e civiche della città, per poi chiudere questa ulteriore fase il 30 giugno con un nuovo momento di riflessione. Un processo al quale molti, anche esponenti politici locali, guardano con particolare attenzione perché sviluppa un’idea di impegno civico che genera da sé grande entusiasmo.