MESSINA – La domanda è una soltanto: cosa farà nelle prossime ore Pietro Sciotto? Se lo chiedono gli imprenditori Fabrizio Mannino e Manuele Ilari, che hanno tentato di acquistare il Messina nelle scorse settimane senza successo e che sperano in un’iscrizione dell’ultim’ora per poter tentare di riaprire le trattative. Se lo chiedono gli addetti ai lavori, che da tempo tentano di dipanare una matassa inestricabile, fatta di annunci, attacchi via mail, comunicati, pec e documenti. Se lo chiedono soprattutto i tifosi, che soffrono al fianco della squadra e che hanno perso tutta la gioia per la Serie C mantenuta sul campo, spinti nuovamente sull’orlo del baratro sportivo, come troppe volte accaduto dall’addio dei Franza in poi.
Per il Messina è corsa contro il tempo perché il tanto temuto 20 giugno è ormai arrivato. Entro martedì, quindi, bisognerà presentare la tassa di iscrizione e la relativa fideiussione bancaria alla Lega. E c’è soltanto una persona che può decidere, in un senso o nell’altro: il presidente Pietro Sciotto. Le strade sono di fatto tre. Nel primo caso, il patron dà seguito a quanto detto più volte e completa il suo disimpegno, portando il Messina alla mancata iscrizione in C. Negli altri due, l’imprenditore di Gualtieri Sicaminò iscrive il club per poi continuare da solo, ancora una volta, oppure cedere a un potenziale acquirente. Ma le due piste, quelle di Mannino e Ilari, sono tutt’altro che calde. E così anche il rapporto con la tifoseria, con una spaccatura sempre più profonda e un amore mai sbocciato davvero, nonostante la promozione di due anni fa.
Sono ore di attesa, bilanci e molta ansia, soprattutto per i tifosi. Sui social e nei bar c’è chi difende Sciotto (pochi), chi lo attacca e chi è convinto, al di là dei pareri personale, che alla fine il presidente iscriverà la squadra, per dar seguito anche alla salvezza, che non avrebbe alcun significato se il Messina non si presentasse ai nastri di partenza della Serie C tra poche settimane.