MESSINA – Presentato al Salone degli Specchi della città metropolitana di Messina il libro di Salvatore Mastroeni (giudice) e del figlio Andrea studente del liceo classico Maurolico dal titolo: “Scambi di coppia e altri racconti”, giallo, edito Di Nicolò. A moderare l’incontro l’avvocata Silvana Paratore che ha posto l’accento sull’importanza dell’esperimento letterario di un padre e di un figlio che si speri non essere l’ultimo in una Sicilia vista nei suoi vicoli di notte, nelle sue realtà umane più autentiche, nelle gradevoli pagine del libro il cui titolo inganna il lettore in una storia corale unica narrata da quattro racconti .
In apertura l’architetto Attilio Griso ha ricordato come il libro sia stato inserito nella XII edizione del Maggio dei Libri della città metropolitana di Messina, i saluti istituzionali per la città metropolitana di Messina sono arrivati dall’avvocata Anna Maria Tripodo, vice segretario generale dell’ente.
Giovanna De Francesco, dirigente del Liceo Classico Maurolico, è intervenuta alla presentazione, in quanto l’autore del libro era un suo studente: “Premiamo il protagonismo dei nostri alunni e portiamo avanti diversi progetti che valorizzano i sogni dei giovani, i loro desideri e le loro aspettative” ha dichiarato.
Maria Luisa Pino, presidente dell’Associazione Nazionale Pedagogisti italiani sezione di Sicilia, ha colto nel giovane Andrea Mastroeni abilità e conoscenza di termini appartenenti al mondo investigativo. Lo stesso libro “Scambi di coppia e altri racconti“ narra di quattro delitti efferati (uno youtuber, una donna in crisi coniugale, una giovane ed un cadavere in odore di mafia). Il giornalista Antonio Perna rivolgendosi al giovane ne ha elogiato le doti riferendo come sia riuscito a fare un piccolo capolavoro di vera scrittura creativa, inducendo i lettori a farli tornare indietro nel tempo perché scrivere è veramente un “lusso mentale” che pochi oggi si possono permettere.
«Abbiamo entrambi il piacere della lettura e della scrittura» ha dichiarato Salvatore Mastroeni giudice messinese noto alle cronache messinese quale magistrato che ha scoperchiato lo scandalo archeologico di Villa Melania, impegnato nei processi per la strage di Gela e contro cosa nostra, processo Livatino, processo Borsellino, processo per l’omicidio del capitano Basile a Monreale, maxi processo Mare Nostrum con 300 imputati, processo contro la mafia dei Nebrodi e le frodi alla Comunità europea.
«I personaggi del libro e la trama sono uno spogliarsi per comunicare ad altri chi si è» ha dichiarato Salvatore Mastroeni in una era in cui i libri hanno fascino per pochi soppiantati da Internet in cui elementi quali l’immagine, i video i post e gli influencer, la moda e la bellezza sono divenuti gli stereotipi da seguire ed attenzionare.
«Alla base della nostra umanità – ha concluso il magistrato – occorre bravura, bontà, solidarietà e giustizia e cultura affinché i ragazzi tutti non siano destinati al precariato e ci sia un vero e proprio cambiamento senza privilegi in cui i giovani di oggi siano migliori dei padri e costruiscano un mondo pacifico vivibile».