Lavoro

Messina, sciopero Atm. Cgil e Uil: “Con azienda dialogo finto”

MESSINA – “Strumentale è la parola giusta, intesa come strumento: questo è lo sciopero per i lavoratori, uno strumento di democrazia”. Michele Barresi e Carmelo Garufi, rispettivamente segretari generali di Uiltrasporti e Filt Cgil, rispondono al presidente dell’Atm Giuseppe Campagna. Quest’ultimo aveva parlato di “sciopero strumentale“, commentando la manifestazione indetta per stamattina da parte dei lavoratori dei due sindacati. Autisti e personale dell’azienda che hanno aderito, hanno incrociato le braccia per 4 ore, dalle 9 alle 13. E gli iscritti ai due sindacati, insieme ai rappresentanti sindacali, si sono ritrovati nei pressi dell’albero di Natale di Piazza Cairoli, “regalato” alla città proprio dall’azienda trasporti. Hanno esposto uno striscione emblematico, con una domanda rivolta direttamente ai vertici di Atm: “L’albero donato da Atm Spa, pagato con le sanzioni dei lavoratori?”

Uil e Cgil: “Manifestiamo stato di disagio”

Una domanda che dai sindacati sottolineano ancora, anche per capire dove vanno a finire i soldi che l’azienda incassa dalle sanzioni pagate dai dipendenti. “I lavoratori di Uil e Cgil stanno manifestando uno stato di disagio all’interno di un’azienda che è molto diversa rispetto a quella propagandata all’esterno, tutta rose e fiori – spiegano i sindacati – Le due sigle oggi scioperano e i nostri iscritti, solo una parte dei dipendenti, stanno rispondendo alla protesta e anche a un clima di evidente intimidazione che c’è stato in azienda ieri e in questi mesi. Atm fa finta di dialogare con il sindacato ma va avanti ad atti unilaterali. Questa è una protesta legittima, non una rivoluzione né intimidazioni da parte nostra: sono forme di protesta democratiche che forse risultano poco conosciute alla direzione di Atm”.

“Richieste legittime, ma Atm tira dritto”

“Più volte abbiamo chiesto un confronto vero sui turni di servizio – concludono Garufi e Barresi parlando delle richieste avanzate – perché ci sono carichi di lavoro esagerati. I tempi di percorrenza dei mezzi sono irrealistici e mettono in difficoltà gli autisti. Richieste legittime, ma l’azienda ha sempre tirato dritto. Abbiamo chiesto anche di istituire una commissione fatta da autisti, utile ai lavoratori ma anche all’azienda. Ma sia chiaro che noi non vogliamo tutelare gli scansafatiche, ma chi lavora e chi ha una mole di contestazione e multe inaudito. Anche il sistema di difesa interno: il presidente Campagna è sia direttore generale che firma le sanzioni sia presidente che valuta le difese dei lavoratori. Così il lavoratore non ha alcuna forma di tutela. Un clima veramente pesante, in cui se non sei tra i buoni non hai una giornata di ferie e spesso devi elemosinare. Gli iscritti di Uil e Cgil spesso sono tra i cattivi”.