Ripubblichiamo l’intervista con il sovrintendente
MESSINA – Il Teatro Vittorio Emanuele si prepara a una nuova, lunga stagione. Archiviata la pandemia, che pare ormai un lontano ricordo, i vertici dell’ente si sono tuffati su nuove produzioni, partecipando a festival internazionali e portando il Teatro ancora più su, un gradino alla volta. E mentre la struttura, coperta dalle impalcatura, si fa bella, dentro si lavora alacremente sulle produzioni originali. Il punto su cosa deve attendersi Messina per la stagione 2022/2023 lo fa il sovrintendente Gianfranco Scoglio, che promette un cartellone di qualità.
È lui a reggere in questo momento le sorti dell’ente sul piano della proposta di teatro e musica, con il presidente Orazio Miloro e i componenti del Consiglio d’amministrazione, dato che i direttori artistici Simona Celi Zanetti e Matteo Pappalardo hanno terminato il loro mandato. E non si è potuto procedere alla nuova selezione a causa di uno stop regionale legato alla legge di stabilità. Da qui il paradosso di un teatro senza direttori artistici.
“Abbiamo avuto due produzioni al Bellini International Contest di Catania, al teatro Sangiorgi. Non era mai successo che due produzioni del Teatro Vittorio Emanuele partecipassero a un festival internazionale, per il quale abbiamo concentrato gli sforzi. Anche a livello nazionale se n’è parlato in una pagina del Corriere della Sera, che ha dato rilevanza al nostro spettacolo. Questo è un elemento di grande vanto per il teatro e le sue maestranze”.
“La stagione – prosegue il sovrintendente, parlando dell’atteso cartellone – invece sarà ufficializzata a ottobre e lì presenteremo la nostra terza produzione, ‘I sapori dell’antica cucina del Gattopardo‘, che andrà in scena a gennaio nel nostro teatro. Una produzione che debutta a livello nazionale prima di essere inserita nei circuiti dei principali teatri italiani. Stiamo lavorando a un cartellone che inizierà con un concerto di Capodanno e proseguirà fino a maggio, con prosa e musica. Ma ci saranno anche eventi a novembre e dicembre. Il lancio degli abbonamenti, con gli attori impegnati nella terza produzione, avverrà con la diffusione del cartellone. Posso solo dire che i lavori finiranno intorno al 6 o 7 dicembre. Dopo di che faremo una sorta di inaugurazione con effetti speciali sulla facciata. E poi apriremo con il primo spettacolo della stagione, che sarà offerto agli abbonati. Non anticipo nulla sul contenuto”.
E poi le novità. Occhio a Cda e direttori artistici, in quest’ultimo caso ancora assenti per ordini regionali: “Anche per il sovrintendente potrebbero esserci novità, il mio contratto cessa questo mese. Posso avere una proroga di 45 giorni ma dopo il Cda dovrà decidere se confermarmi, ma attraverso una procedura pubblica ovviamente. Per quanto riguarda i direttori artistici, invece, attualmente siamo senza perché la Regione, con la legge di stabilità finanziaria, ha vietato anche ai Teatri, in quanto assoggettati al controllo dell’assessorato dello Sport, del Turismo e dello Spettacolo, di dare incarichi di collaborazione fino al 31 dicembre. Avevamo già pronta l’evidenza pubblica per la selezione dei direttori artistici ma ci siamo dovuti fermare e abbiamo chiesto un chiarimento alla Regione. Stiamo aspettando. Se avremo risposte positive potremmo provvedere alle nomine dei direttori artistici. Se no dovremo aspettare dicembre”.
E poi il tema del momento: l’aumento delle spese per l’energia e non solo. Non ne è immune il Teatro Vittorio Emanuele, che però ha un piano a lungo termine, come spiega Scoglio: “Anche noi abbiamo avuto un incremento del prezzo bollette come le famiglie e le imprese. In pratica sono raddoppiate. Abbiamo presentato un progetto finanziato dal ministero nell’ambito del Pnrr per i teatri e i cinema per l’efficientamento energetico, trasformando gli impianti da gas ad elettrico, in maniera tale da renderci autosufficienti nel medio e lungo termine”.
Aggiunge il sovrintendente: “Nel progetto si parla anche dell’intero rinnovamento degli impianti che sono vetusti, sia per quanto riguarda la climatizzazione, che dà problemi anche per il rumore, sia per altri interventi. Bisognerà appaltare tutto credo entro dicembre e i lavori dovranno concludersi entro novembre 2023. Per noi è una grande soddisfazione, è un ulteriore progetto finanziato dal ministero che rende moderno ed efficiente il teatro. E abbiamo ovviamente la collaborazione del Comune di Messina, che comparteciperà a livello finanziario. Si parla di circa 400mila euro del ministero su un totale di 850mila euro complessivi.