AGGIORNAMENTO ORE 10.45: Al momento tutto procede come previsto. Dalla condotta del Fiumefreddo arrivano sempre 680 litri al secondo, circa 300 litri in meno rispetto alla portata normale. La richiesta è altissima e dunque molti serbatoi rimangono in erogazione per circa 6 ore e poi si chiudono. Alcuni sono stati aperti intorno a mezzanotte, altri alle 4 e adesso sono già chiusi. Difficoltà soprattutto nei punti più alti, dove l’acqua continua a non arrivare e si tenta di “tamponare” tramite le autobotti. I serbatoi chiusi torneranno a riempirsi tra il pomeriggio e domattina.
AGGIORNAMENTO ORE 10.15: Risolti i problemi tecnici di trasferimento, l’acqua sta confluendo dalla nave cisterna verso il serbatoio Torre Vittoria, che si trova nei pressi di Cristo Re, e serve la zona compresa tra la Prefettura e via Tommaso Cannizzaro. Le operazioni avranno una durata di circa 24 ore e termineranno dunque domattina.
Mentre a Torino, all’incontro dell’Anci, il sindaco Accorinti dichiarava d’aver visto con i suoi occhi uscire acqua dai rubinetti (facendo pensare ad un miracolo giacchè la prima acqua arriverà nelle case questa mattina) e completava il tour delle Tv nazionali, a Messina il vicesindaco Guido Signorino e l’assessore Sergio De Cola, insieme al presidente dell’Amam Leonardo Termini, al termine di una giornata infinita tiravano le somme di un’emergenza che si appresta a finire. Poco dopo anche la Prefettura trasmetteva il comunicato stampa con le informazioni sugli interventi effettuati in giornata e sulle prossime tappe.
Riparata, come detto ieri, la condotta di Fiumefreddo, sin dall’alba di oggi, dopo le 4, l’acqua arriverà nei rubinetti. Le prime abitazioni ad essere servite saranno quelle che hanno patito sin da sabato scorso, ma nel corso della giornata tutte le famiglie dovrebbero tirare più di un sospiro di sollievo. La nave cisterna in arrivo sarà una sorta di supporto, anche se occorrono 12 ore per poter integrare l’acqua con quella dei serbatoi cittadini.
De Cola, Signorino e Termini hanno sintetizzato quanto accaduto sin dalla sera di sabato scorso, cercando di spiegare le cause dei ritardi, degli intoppi e di quegli “errori di comunicazione” che hanno reso molto più difficile le giornate successive. Toni pacati, consapevoli dei gravissimi disagi di una città in ginocchio, meno annunci e più dati, anche quelli relativi al bypass con la condotta dell’ Alcantara, grazie anche alla collaborazione con Siciliacque. Quanto alla “querelle” tra sindaco e prefetto, i due assessori hanno evitato la polemica, chiarendo comunque: “Giovedì in prefettura pensavamo di avere risorse che in realtà sono arrivate solo oggi, come le autobotti della Protezione civile. Finora abbiamo operato integralmente con le nostre risorse e in solitudine. Per la nave cisterna non avevamo fatto richiesta perché convinti che i tempi avrebbero superato le 48 ore e che non sarebbe arrivata prima di domenica, pertanto quando non sarebbe più stato necessario. La stessa dottoressa Cerniglia aveva pensato di valutare dapprima la possibilità di chiamarla o meno”.
Ci sono stati degli errori, lo ammettono, ma ribadiscono il massimo impegno: “Si può sempre fare meglio, ma abbiamo fatto tutto il possibile. Abbiamo messo a disposizione gli autisti dell’Atm, le nostre autobotti, ma se sono venute a mancare quelle che ci erano state proposte non è colpa nostra”.
Alla domanda se intendono chiedere scusa ai messinesi per i disagi causati il vicesindaco Signorino risponde: “io l’ho fatto stamattina con un gruppo di persone che è venuto qui al Comune. Sono pronto a farlo, siamo dispiaciuti per l’accaduto e penso che anche il sindaco che ha sempre tenuto al rapporto con i cittadini vorrà farlo. Parlo a nome mio ma non ho dubbi che sia il sentire di tutti. Certo, al peggio non c’è fine, ma noi speriamo di poter dire che anche al meglio non c’è fine”.
Per quel che riguarda la gestione dell’emergenza da parte dell’Amam ed in particolare se la giunta sia soddisfatta dell’operato o pensi ad eventuali provvedimenti Signorino rimanda a quando la crisi sarà finita e aggiunge: “a noi interessava che l’operato dell’Amam fosse risolutivo e così è stato”. Anche Leonardo Termini ammette: “dispiace per i disagi e ringraziamo i messinesi che hanno compreso, ma abbiamo fatto tutto quel che era possibile. Di più non potevamo fare”.
L’amministrazione ha anche diffuso un comunicato stampa nel quale si ribadisce che: “Fino a tutto ieri il Comune ha affrontato con i suoi soli mezzi la gravissima crisi idrica della città. Il tavolo tecnico aveva chiarito che le cinque autobotti di acqua potabile del Comune e le tre autobotti della Guardia Forestale di acqua non potabile non potevano essere sufficienti, ma nel corso dalla giornata di ieri non sono state rese disponibili le ulteriori cinque autobotti richieste alla Protezione Civile regionale, per le quali in serata è pervenuta la disponibilità solo per questa mattina. Le risorse del Comune sono dunque state gestite mantenendo i presidi e le forniture già attivi. L’amministrazione ha utilizzato al meglio, lavorando senza sosta, queste disponibilità evidentemente del tutto insufficienti. Sono state date istruzioni ai gestori dei servizi di assistenza agli anziani e ai disabili, sono state mobilitate le organizzazioni di volontariato sociale e le organizzazioni del volontariato di protezione civile. Il supporto garantito all’unità operativa dell’autoparco municipale dalla Guardia Forestale non ha partecipato alle operazioni di ieri. I rapporti con le istituzioni e il tavolo tecnico sono stati continui e l’attività di coordinamento (esplicitamente apprezzata dalla Prefettura nei tavoli tecnici sia di lunedì pomeriggio che di ieri mattina) è continuata indefettibilmente. Quando nel pomeriggio di martedì si è evidenziato il problema dei rinforzi da effettuarsi sulla tubatura, l’amministrazione ha prontamente chiesto al Prefetto la riconvocazione urgente del tavolo tecnico istituzionale. Nella giornata di giovedì la struttura ospedaliera del Papardo è stata raggiunta dalle 12 autobotti programmate. È sicuramente utile e opportuna ogni attivazione istituzionale e ci fa piacere che il Prefetto abbia ritenuto di dover intervenire in prima persona per un’emergenza così grave per la città, ma non vi è alcuna insufficienza né di sforzo né di organizzazione in quanto messo in campo dal Comune. L’insufficienza è semmai nella prontezza di risposta per il reperimento di altre risorse”.
Sul fatto che Accorinti sia partito per Torino nella nota viene spiegato come il sindaco sia partito una prima volta mercoledì pomeriggio, ma sia prontamente rientrato in seguito alla notizia della sospensione dei lavori per poi ripartire venerdì mattina alla luce della riparazione della condotta. “Voleva essere a Torino per portare all’attenzione dell’assemblea dell’ANCI e alla presenza dei rappresentanti del Governo e del Presidente della Repubblica la gravissima situazione della città e la necessità di un intervento nazionale a protezione della sicurezza e della salute dei cittadini”.
Anche la Prefettura ha diramato un comunicato stampa sull’esito degli interventi della giornata.
1)Lavori di riparazione della condotta di Fiumefreddo nel Comune di Calatabiano
Nella mattinata odierna sono stati eseguiti i lavori di riparazione della condotta idrica attraverso la saldatura delle lesioni e l’ancoraggio alle pareti con barre d’acciaio lungo l’asse longitudinale della tubazione. Subito dopo si è provveduto all’immissione di acqua nella misura di 300 l/sec nelle condutture, procedendo ad un graduale aumento fino all’attuale portata di 680 l/sec, tenendo presente che a regime la condotta ha una portata pari a circa 1000 l/sec.
Contestualmente, sono stati completati i lavori relativi al by-pass di collegamento tra l’impianto di Fiumefreddo e la condotta dell’Alcantara, con una capacità di portata pari a 350 l/sec ma si è ritenuto di utilizzare l’attivazione di detto intervento solo in caso di ulteriori situazioni emergenziali atteso che al momento l’eventuale allaccio determinerebbe pregiudizi alla ripristinata erogazione.
2)Attività di approvvigionamento e distribuzione idrica alla città.
Nella giornata di giovedì l’Amministrazione comunale aveva assicurato alla popolazione tre punti di distribuzione di acqua utilizzando 7 autobotti con una portata complessiva di 70.000 litri, servendo soltanto parzialmente la città.
Nella giornata di venerdì grazie all’apporto fornito dalla Protezione Civile regionale che ha reperito da alcuni Comuni ulteriori 5 autocisterne, di quello fornito dall’Esercito che ha già messo a disposizione una autobotte, assicurandone altre quattro per la serata, allo stato attuale si dispone di 16 autobotti, ossia 9 in più rispetto a giovedì, con un aumento quindi di 90.000 litri di acqua per un totale di 160,000 litri. Conseguentemente si sono moltiplicati i viaggi dei mezzi dai punti di approvvigionamento fino alle destinazioni concordate, sulla base delle priorità stabilite in Prefettura (Sicurezza, Sanità, Servizi pubblici essenziali, Uffici Giudiziari e fasce disagiate della popolazione) nonché alle ulteriori esigenze evidenziate dai Presidenti delle Circoscrizioni che hanno partecipato unitamente all’AMAM, all’Autoparco Municipale e ai Vigili del Fuoco alla riunione operativa coordinata dal Dirigente dell’Ispettorato Ripartimentale Foreste di Messina.
Si è anche avuta assicurazione da parte della Protezione Civile Regionale circa la copertura dei costi per l’approvvigionamento, attivato da questa Prefettura, a mezzo nave cisterna della Società Marnavi S.p.A, con una portata di 5000 mq, la quale giungerà in porto intorno alla h.22,30 . Sono in fase di verifica le modalità di immissione dell’acqua nell’impianto idrico cittadino che potrebbe avvenire o con un collegamento diretto o a mezzo autocisterne; ciò comporterà un incremento della portata d’acqua del 400% rispetto a quella attuale. Al riguardo si informa che il Prefetto, ad ulteriore integrazione della Unità di crisi operante presso questa Prefettura, ha ritenuto di individuare, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco quale figura idonea a monitorare le attività tecniche di erogazione e distribuzione dell’acqua nella rete idrica cittadina.
Da parte delle Forze dell’ordine sono state svolte attente e mirate attività di controllo sul territorio nonché interventi finalizzati a prevenire l’insorgere di possibili manovre speculative riconducibili al fenomeno di rarefazione sul mercati di un bene prezioso quale è l’acqua.
3)Criticità Azienda Ospedaliera Papardo-Piemonte
Particolare attenzione si è prestata alle criticità afferenti la fornitura idrica da assicurare all’Azienda ospedaliera Papardo –Piemonte che necessita di una consistente fornitura idrica ; al riguardo si è acquisita assicurazione da parte dell’AMAM che potrà essere garantita nelle prossime ore una mirata erogazione, rimuovendo le difficoltà tecniche relative al deflusso nella pertinente condotta; si sta altresì organizzando un dedicato rifornimento, nel corso della notte, tramite autocisterna .
Rosaria Brancato