Cronaca

Messina senz’acqua, “a piazza S. Vincenzo siamo disperati”

MESSINA – Sull’emergenza idrica scrive un lettore e lancia un appello accorato alle istituzioni.

Siamo davvero disperati. Un’intera zona nei pressi di piazza S. Vincenzo, in particolare diversi isolati di via Pietro Ballaroto e vie limitrofe, subisce enormi disagi per un’erogazione idrica con pressione bassissima e per poche ore,. Non appena l’erogazione comunale viene interrotta, rimaniamo a secco per intere giornate, dato che i serbatoi posti nei ballatoi rimangono vuoti. Negli ultimi mesi la nostra amata e bistrattata città di Messina è attraversata da un’ondata di protesta nata dal profondo disagio per una situazione divenuta ormai insostenibile.

Dagli inizi di maggio, ininterrottamente, la mancanza d’acqua ha caratterizzato in maniera significativa diverse zone della nostra città. Per giornate intere, in tante case, è arrivato solo un filo d’acqua per pochissime ore al giorno. Anzi spesso gli appartamenti degli ultimi piani non sono stati raggiunti neanche da quel filo d’acqua. Il disagio è divenuto ancora più insostenibile per le persone anziane o malate, le quali non riescono a provvedere all’approvvigionamento idrico, utilizzando i punti d’acqua dislocati nelle diverse zone della città.

“Insopportabile la grande dispersione idrica”

Siamo consapevoli della diminuzione della portata delle sorgenti che alimentano il nostro comprensorio. Tuttavia, proprio in questa situazione di criticità, diventa ancora più insopportabile la grande dispersione idrica che caratterizza la rete di distribuzione del nostro territorio. A questo riguardo il Comune di Messina, tra mille proclami e immensi disagi, in vari step ha interrotto la distribuzione idrica per sanare quelle tubature ormai vetuste (in alcune zone i lavori sono in corso, n.d.r.) che a detta di esperti comunali diminuivano la portata d’acqua per la città. E, anzi, gli stessi si esponevano, dichiarando che l’obiettivo era portare l’acqua nelle case di tutta la cittadinanza 24 ore su 24. Pochi ci credevamo e la situazione attuale avvalora tale nostro presentimento.

Chiediamo al nostro sindaco e a tutti i componenti del Consiglio comunale e delle Circoscrizioni di adoperarsi per affrontare con ogni mezzo a disposizione il profondo disagio che l’interruzione della fornitura di acqua, bene pubblico e primario, ha determinato soprattutto nei confronti degli utenti più deboli e svantaggiati. Niente chiacchiere ma fatti concreti, concedeteci questo pensiero profondo.

Chiediamo alle competenti autorità di verificare e perseguire le responsabilità di quanti in questi mesi, riducendo la fornitura idrica, ma soprattutto la pressione con la quale possa arrivare in modo equo ai piani superiori, hanno determinato l’interruzione di un servizio che deve garantire l’uso di un bene pubblico e primario. Chiediamo con forza che vengano messi in atto tutti gli interventi necessari per affrontare e risolvere il male gravissimo che ci attanaglia, soprattutto in considerazione della diminuita disponibilità di questa risorsa, però non usiamo questa scusa per crearci un alibi.

“A Messina l’acqua non è ben distribuita”

Pur sapendo bene che il problema riguarda l’intera regione, la nostra città presenta delle anomalie. Non tutti subiscono questo problema, poiché, come si legge nei vari commenti ai post che vengono pubblicati quotidianamente sui social, ci sono cittadini di serie A, cittadini di serie B e cittadini di serie Z. I primi ricevono l’acqua giornalmente, addirittura chi due volte al giorno e alcuni anche h24. Gli altri a giorni alterni o ogni 4 giorni, mentre una parte mai. Deduco quindi che non sia soltanto un problema di carenza d’acqua ma un problema di cattiva gestione della distribuzione. O, come sentito dire e come mi è stato riferito, un problema di pressione. Sarebbe apprezzabile che spendeste qualche parola, provvedendo a risolvere il problema, anche sui cittadini di serie Z.

Francamente non si riescono più a fronteggiare i tanti messaggi e le chiamate di chi ha una certa età, è malata, ha bambini piccoli o semplicemente non sa a chi rivolgersi. Vi posso assicurare che c’è pure chi economicamente non può permettersi un’autobotte da 8/10.000 litri e, facendo sacrifici, si accontenta di pagare 40€ per avere solo 2.000 litri acqua (in questa situazione c’è chi si è rivolto ai privati, n.d.r.).

“Giornate intere a secco”

“Siamo disperati”, questo è il messaggio. Bisogna precisare che chi ha i serbatoi nei ballatoi può solo pregare il buon Dio, in quanto ci è stato risposto che le autobotti sono impossibilitate a raggiungere i piani alti per non mettere in pericolo i dipendenti. Ma allora perché pubblicizzato a gran voce il Coc (al numero telefonico 090-22866, n.d.r.) se le risposte alla disperazione di noi cittadini sono queste.

Capisco che il problema è del meridione d’Italia ma non si può vivere con un paio d’ore d’acqua per poi rimanere giornate intere a secco. Il tutto perché, oltre a essere distribuita in poche ore,c’è poca pressione, tanto che i fatidici serbatoi rimangono vuoti per giorni. Che paradosso, si sta tornando indietro nel tempo. E non diamo solo la colpa agli eventi atmosferici.