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Messina senz’acqua, il grido d’aiuto dei cittadini. Minutoli: “Massimo sforzo”

MESSINA – Ancora emergenza acqua. Ecco alcune testimonianze di cittadine e cittadini. Un grido d’aiuto che va ascoltato. Da parte sua, l’assessore con delega alla Protezione civile Massimiliano Minutoli assicura che, al numero del Coc, 090-22866, il personale di Messina Social City “sta dando il massimo per rispondere alle esigenze delle persone. E, in modo analogo, si sono rafforzati gli strumenti per dare risposte a chi è in difficoltà”.

“Anche oggi al Quartiere lombardo, in via Monza, poca acqua e poca pressione. Siamo disperati. Nonostante le segnalazioni, la situazione continua a peggiorare. Una vergogna e una discriminazione che non finisce mai”.

“Ore 22 sul Viale regina Elena n. 57 e siamo sempre senz’acqua. Da più di un mese siamo costretti a chiamare autobotti. La situazione è insostenibile”.

“In via Manzoni isolato 468 siamo senz’ acqua da 10 giorni, abitiamo al terzo piano e non ci arriva nemmeno una goccia. Non riusciamo nemmeno a parlare con il Coc”.

“Ancora una volta segnalo la grave situazione in alcune vie del quartiere Lombardo (via Monza, via Cremona, eTc) per quanto riguarda l’erogazione idrica giornaliera. Tralasciando il problema siccità, bisogna evidenziare come Amam e soprattutto l’amministrazione comunale non riescano a gestire il problema che ormai attanaglia svariati quartieri della città da tempo. Invoco dimissioni a tutti i livelli, anche regionali”.

“Vivo in via Setaioli. Sono affranta e delusa da questa crisi che, oltre a essere idrica, è anche povera di umanità. Da 4 giorni senz’acqua, da 3 giorni chiamo il Coc per sollecitare autobotte perché in casa viviamo io e due persone anziane, di cui uno disabile gravissimo. Devo andare in lavanderia per lavare i vestiti, soprattutto di mia madre: 14 euro ogni due giorni. Ma l’igiene sta scarseggiando. Ci laviamo con le bottiglie che vado a riempire ogni giorno alla fontana Arena. Il tutto malgrado il mio polso operato lo scorso 1 luglio. Ma come dobbiamo fare per farci aiutare? Noi e tante altre famiglie siamo in difficoltà. Ho chiamato tre volte il Coc e la stessa operatrice rispondeva sempre che stavano arrivando. Oppure che l’acqua sarebbe arrivata alle 5. Aiutateci per favore”.

“Da diversi giorni, in via Olimpia n. 13, a San Licandro, manca l’acqua. Siamo allo stremo. Non si può vivere senza acqua con quasi 38 gradi”.

“Viale Europa, civico n. 22, sono le 7.30 e l’acqua non arriva. Il manometro segna quasi zero. Non c’è nessuna pressione. Con un bar nelle vicinanze, ai piani alti l’acqua non arriva”.

“Abito vicino alla scuola Bisazza e da tre giorni sono senz’acqua. Come dobbiamo fare? Dobbiamo lavarci oppure no? E il sindaco che fa? Non ce la facciamo più. Aiutateci”.

“A Ganzirri oggi un filo d’acqua al mattino, al massimo un’ora o poco più, Dal primo piano in su quasi nulla. Ganzirri ha avuto oltre il 90% di riduzione, non il 30%. Situazione drammatica.

Disagi anche a Contesse. Evidenzia una lettrice, che già nei mesi scorsi ha denunciato la carenza idrica nella sua zona, in un palazzo con 18 famiglie, in via Adolfo Celi n. 42: “Il serbatoio è all’asciutto da giorni. Dobbiamo lavarci con l’acqua minerale? Come si fa a vivere così?”. Aggiornamento del 28 luglio: “A Contesse siamo ancora senz’acqua”.

“Un’estate infernale”

Senz’acqua da una decina di giorni anche sul viale Regina Elena. “Ho 78 anni, in famiglia c’è anche un bambino e non sappiamo come lavarci. Abbiamo sollecitato il Centro operativo comunale ma ancora non sono venuti con le autobotti. Nel palazzo, chi può è andato via. Ma io dove vado?”, dice una signora al telefono, che aggiunge: “Un’estate d’inferno”.

“Priorità a disabili e attività commerciali”

Nei giorni scorsi, ai microfoni di Tempostretto, così l’assessore Minutoli: “Abbiamo dato priorità nella fornitura idrica alle persone con disabilità, con il supporto dell’Asp, ma anche alle attività commerciali”. I mezzi a disposizione per raggiungere negozi, case e condomini sono diventati più di 10. In tutto Messina può contare su 4 autobotti di Amam, una del Comune di Messina e altre ne dovrebbero arrivare nei prossimi giorni. Poi tre mezzi della Protezione civile sono stati adeguati con serbatoi e pompe e poi ci sono i 5 moduli antincendio della Protezione civile e altri due forniti in comodato d’uso dal Dipartimento regionale.