Cronaca

Messina. Sequestrato il parco Aldo Moro

MESSINA. Cancelli sbarrati da qualche ora al parco Aldo Moro. La struttura è stata posta sotto sequestro giudiziario dalla Polizia municipale. I sigilli al parco, recentemente inaugurato dopo i lavori di recupero, sono legati alla necessità di verificare l’eventuale presenza nel sottosuolo di materiali inquinanti.

La nota dell’amministrazione comunale

L’amministrazione comunale rende noto che oggi la polizia municipale del Comune di Messina ha effettuato il sequestro preventivo dell’area del parco “Aldo Moro”, su disposizione della Procura di Messina.

“Del provvedimento giudiziario siamo a conoscenza già da qualche giorno – riferisce il sindaco Federico Basile – ed è stato disposto per consentire all’Arpa di effettuare delle analisi al fine di escludere la presenza di elementi contaminanti. Siamo sempre dalla parte dell’autorità giudiziaria e per la salvaguardia e la tutela dell’ambiente. Il sequestro preventivo – assicura Basile – è soltanto nell’interesse del Comune di Messina e della cittadinanza tutta. Il tempo necessario per verificare eventuali criticità, così da potere riaprire il parco nel più breve tempo possibile”.


Sul sequestro del Parco “Aldo Moro” interviene il Circolo territoriale “Messina Centro” di Fratelli d’Italia: “Si tratta di una notizia difficile da “digerire” per i cittadini messinesi, che da diverso tempo (decenni!) attendevano la riapertura di questo grande spazio verde. Nemmeno un mese dall’inaugurazione e già affiorano i primi problemi di natura strutturale, riconducibili, secondo quanto si apprende dalla stampa, alla presenza di sostanze presuntivamente contaminanti”.

Fratelli d’Italia: “Cattiva gestione da parte dell’amministrazione Basile”

Continua il Circolo di FdI: “Ennesimo caso di cattiva gestione della questione pubblica da parte dell’amministrazione Basile, che segue, fra le altre cose, alla restituzione di diversi milioni di euro di fondi all’Agenzia di coesione (cosa negata dal direttore generale Puccio, n.d.r.), nonché a un Piano di mobilità sostenibile (Pums) che risponde esclusivamente alla logica più estrema dell’ecologismo, confezionando un progetto irrazionale e contrario alle esigenze dei cittadini”.
E ancora: “Logico pensare, a questo punto, che prima dell’apertura del Parco Aldo Moro non siano stati
eseguiti tutti i necessari e preventivi controlli, anche a tutela della salute del cittadino, procedendo ugualmente alla sua apertura, pur conoscendo l’esistenza di possibili “falle”, solo per meri fini
elettorali. Peraltro il sindaco dichiara di essere a conoscenza già da alcuni giorni delle problematiche: perché hanno ritardato la chiusura? Da questa triste e paradossale vicenda affiora solo una certezza: la totale approssimazione e inadeguatezza di questa amministrazione”.