C’è una svolta nella vicenda della sistemazione degli uffici di giustizia a Messina. Nei giorni scorsi il Ministero della Giustizia ha pubblicato il bando per la manifestazione d’interesse volto a trasferire gli uffici del giudice di pace e del tribunale del Lavoro da via Malvizzi in altre sedi, verosimilmente quelle messe a disposizione dall’INPS in via Romagnosi e via Capra.
“L’edilizia giudiziaria messinese ha imboccato la strada giusta – commenta il presidente dell’Ordine degli avvocati di Messina Domenico Santoro – dopo anni e anni di confronti e incontri, senza mai risolvere concretamente i problemi che ogni giorno affrontano magistrati, avvocati e tutti gli operatori del settore giudiziario, oltre ai cittadini; l’iniziativa del Consiglio del nostro Ordine è stata subito accolta dalla Conferenza permanente, che ringrazio per la solerzia”.
Il trasferimento degli uffici di via Malvizzi, inadeguati e pericolosi, era stata sollecitata dalla Conferenza, dall’Ordine e dalle altre associazioni forensi nei mesi scorsi, quando l’ipotesi dell’ex ospedale militare è stata definitivamente scartata. La disponibilità dell’Inps a mettere a disposizione i locali di via Romagnosi è stata colta subito dal presidente della Corte d’Appello Michele Galluccio, che ha cominciato a lavorare per concretizzare la possibilità.
Gli immobili individuati dall’istituto in via Capra, invece, oltre a rispondere alle esigenze strutturali e funzionali, sono già pronti all’uso, dunque il trasloco presso tali uffici sarebbe molto rapido; nell’altro immobile di via Romagnosi, invece, sono necessari solo alcuni lavori di sistemazione.
La “rivoluzione” sull’edilizia giudiziaria cittadina riguarderebbe anche gli Uffici della Corte d’Appello sezione Lavoro e UNEP (ufficio notifiche), in un’ottica globale di riorganizzazione e risparmio sulla spesa pubblica.
“Adesso non bisogna fermarsi – conclude il Presidente Santoro – e spero vivamente che, nel frattempo, non vi siano ulteriori mirabolanti proposte, di gattopardesca memoria, volte più a confondere le acque che a risolvere il problema”.
Nei giorni scorsi l‘Aiga Messina era tornata sulla questione, indicando che grazie al Decreto Liquidità si potrebbero adeguare i nuovi locali con poca spesa e in fretta.