MESSINA – Lunedì mattina l’Udu, Unione degli universitari, ha protestato al capolinea nord del tram contro quella che hanno definito come “la vergognosa situazione dei trasporti rivolti alle studentesse e agli studenti della città”. Gli studenti parlano di mezzi Atm inadeguati, non in grado di garantire servizi efficienti e dignitosi, tanto per raggiungere i plessi universitari di Annunziata e Papardo, quanto per il Policlinico. “Ogni giorno tantissimi ragazzi sono costretti a percorrere a piedi il tragitto per carenza di posti sui mezzi o salti di corse improvvisi e immotivati – scrivono – Gli studenti non si meritano di essere trattati così, imbarazzante poi l’inadeguatezza dei provvedimenti di qualche settimana fa che dopo le polemiche avevano le corse che interessavano gli studenti dei villaggi per destinarle agli studenti universitari, provvedimento ritirato ovviamente qualche giorno dopo”.
Una protesta che ha ricevuto l’immediato sostegno di Uiltrasporti: “Sono 104 i bus di Atm, pochi per una città di 240mila abitanti”. E ancora: “Occorre garantire il servizio pubblico e la sua valenza sociale, rivedere le linee e i collegamenti col polo Universitario e le scuole, specialmente in questa fase pandemica in cui la capienza dei mezzi risulta spesso inadeguata e per questo la battaglia della Uiltrasporti Messina, accanto ai ragazzi del sindacato studentesco UDU, per potenziare la flotta e migliorare il servizio pubblico”.
Prontamente è arrivata la risposta del presidente di Atm, Giuseppe Campagna, che attraverso una nota ha definito “non corrispondenti alla realtà” le affermazioni degli studenti, definiti “un gruppo sparuto affiancato da Uiltrasporti”. “Dalla nascita della società, i nostri servizi sono in continuo e costante potenziamento – scrive Campagna – Utilizziamo mezzi a basso impatto ambientale quali bus elettrici ed Euro VI, cosa mai avvenuta in precedenza quando i servizi erano svolti da altri vettori e non si verificavano critiche di soggetti portatori di interessi particolari che non corrispondono certamente a quelli degli studenti. L’azienda conferma la massima disponibilità al confronto con le associazioni studentesche e la Mobility Manager dell’Università di Messina ed è pronta ad implementare le corse in caso di necessità a fronte di richieste precise e documentate e non per accuse generiche e prive di fondamento”.
Una risposta che ha generato le ire dell’Udu: “Basterebbe un po’ di onestà intellettuale e di contatto con la realtà per rendersi conto che siamo ben lontani dalla qualità. Un servizio di qualità prevedrebbe abbonamento gratuito per gli studenti, tram in entrambe le direzioni ogni 10 minuti, una copertura effettiva dei villaggi e di tutti i poli universitari con una frequenza sufficiente a non farci arrivare in ritardo a lezione”.
A loro si accoda anche Articolo Uno, che attacca l’azienda: “Il Presidente dell’Atm, Pippo Campagna, invece che affrontare le questioni poste ha provato a screditare il sindacato studentesco”. Il movimento politico, attraverso le parole del suo segretario provinciale Domenico Siracusano, continua: “Di fronte ad affermazioni circostanziate, derivanti da segnalazioni quotidiane e corredate anche da documentazione fotografica, l’Atm è chiamata a rispondere. Secondo il Presidente Campagna, invece, l’Udu starebbe mettendo in campo una polemica pretestuosa. È un atteggiamento intollerabile che per chi si trova a gestire un servizio pubblico essenziale e che nella soddisfazione dei cittadini-utenti dovrebbe avere la propria mission”.