Intervista in video con Massimo Di Gangi, docente di Tecnica ed Economia dei trasporti dell’Università di Messina, a cura di Marco Olivieri
MESSINA – “Tantissime le opere necessarie in questo territorio ma non il ponte”. Invece del ponte – Cittadini per lo sviluppo sostenibile dell’area dello Stretto mette insieme tecnici ed esperti e conferma il suo “no” alla grande opera. E parla di “devastante progetto di costruzione di un ponte sullo Stretto di Messina”. L’incontro messinese si è svolto ieri sera a Santa Maria Alemanna.
Dopo l’introduzione della moderatrice Laura Giuffrida, è stata Anna Giordano, del Wwf, a far rilevare “gli enormi costi ambientali che pagherebbe un territorio che invece deve essere protetto. Gli enormi scavi, il movimento terra, gli enormi blocchi di ancoraggio rappresenterebbero pericoli enormi per un sistema fragile che invece deve essere salvaguardato”.
Il professore Massimo Di Gangi (nella foto in alto) ha ribadito che “l’alternativa al ponte sta nel miglioramento del sistema di attraversamento, utilizzando le risorse che Pnrr e Fsc, Fondo per lo sviluppo e la coesione, mettono a disposizione”.
A seguire, il docente di Economia di Unime Andrea Cirà ha messo in discussione “tutti i numeri della propaganda pontista, in particolare sui flussi di traffico”, sottolineando che vengono presi in considerazione dati non più attuali. In conclusione Alberto Ziparo, docente di Pianificazione urbanistica dell’Università di Firenze, ha denunciato “l’assoluta mancanza di documentazione ufficiale, sostituita da comunicati stampa, e ha sottolineato la necessità di tantissime opere davvero necessarie invece di un ponte che non si potrà mai realizzare”.
Ziparo ha ribadito che “non si arriverà mai all’approvazione di un progetto esecutivo. Intanto però stanno regalando centinaia di milioni ai tecnici”. Il professore ha espresso “notevoli perplessità anche sul contratto e lo sviluppo del contenzioso tra Eurolink e la società Stretto di Messina”.