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Messina, telecronaca affidata a un bambino. I genitori: “Ordine dei giornalisti imbarazzante”

MESSINA – Carlo è un bambino di sette anni con la passione per le telecronache sportive. La Fortitudo Messina gli ha affidato, col consenso dei genitori, la telecronaca Facebook della partita del campionato di serie C di basket vinta contro Adrano.

“Carlo ha lo sport nel sangue”

Sono seguite dure note da parte di Ussi, Assostampa e Ordine dei giornalisti. Ora Fabio Marinaro e Alessandra Calbo, genitori del bambino, hanno voluto rispondere. “Carlo ha lo sport nel sangue ed il suo gioco preferito è sempre stato quello di simulare telecronache sportive. Non immaginavamo di poter indisporre addirittura un Ordine professionale, da genitori amorevoli abbiamo solo consentito a nostro figlio di poter coronare il proprio desiderio. Una persona ha rappresentato profili di illegalità, dicendo che nostro figlio era stato messo a rischio e pericolo della propria incolumità psicofisica”.

Il consenso da parte dei genitori

Tesi chiaramente rigettata dai genitori. “Il comunicato stampa dell’OdG di Sicilia è in alcuni tratti di tenore imbarazzante ed è stato addirittura richiamato dall’Ansa, quasi fosse un fatto grave e di interesse nazionale. Manifestiamo disapprovazione e sdegno, l’Ordine dei giornalisti ha strumentalizzato l’accaduto come l’occasione propizia per manifestare un profondo malessere che colpisce la categoria professionale in Sicilia, che nulla ha a che vedere con nostro figlio e con la telecronaca Facebook”.

Il desiderio del bimbo

Un fatto spiacevole. “E’ inimmaginabile ritenere che voler assecondare i desideri profondi di un bambino di 7 anni possa in qualsiasi modo apparire come un fatto che si inserisce in un quadro storico già segnato da telecronisti che esercitano abusivamente la professione di giornalista”.

4 dissidenti nell’Odg: attacco triste

Quattro consiglieri dell’OdG, rispetto a quella nota, avevano espresso parere opposto, cioè uguale a quello dei genitori, che si dicono rammaricati, parlano di “querelle nata sul nulla e nel nulla da qui a breve si stempererà. Il mondo del giornalismo avrebbe dovuto apprezzare l’accaduto, stringendosi attorno al piccolo Carlo apprezzandone il coraggio, la dedizione e la passione con la quale ha manifestato tutto il suo credo sia nello sport siciliano che nella nobile maestria del giornalismo. E’ apparso a tutti gravissimo e triste che degli adulti, addirittura un Ordine professionale, abbiano rimproverato un bambino”.