La pandemia Covid-19 ha stravolto il concetto di normalità. Anche le storiche tradizioni religiose e laiche come la Vara ed i Giganti sono seriamente compromesse almeno secondo tradizione, per cui l’Amministrazione Comunale sta vagliando diverse soluzioni.
Secondo i consiglieri Alessandro Cacciotto (Terza Municipalità) e Libero Gioveni (Consiglio Comunale) sarebbero maturi i tempi, al di là di quello che accadrà per le processioni della Vara e dei Giganti, per realizzare finalmente un museo delle machine votive, in cui inserire la Vara, i Giganti, le Barette, il Pagghiaru, il Vascelluzzo e tutto quanto legato alla storia religiosa e laica delle processioni e non cittadine. Un’opera importante per diversi motivi:
1. La nostra città avrebbe la possibilità di esporre tutto l’anno i simboli della sua tradizione, realizzando un centro di attrazione per cittadini e turisti non indifferente.
2. la nascita di un Museo, oltre ad implementare l’economia della città, darebbe la possibilità di creare occupazione: custodi all’interno del Museo, guide turiste, operatori turistici, traduttori.
Per questi motivi “sarebbe importante che l’Amministrazione ponesse la sua attenzione anche su questo argomento: individuare una struttura Comunale o in alternativa stipulare un accordo con Enti diversi dal Comune per l’ubicazione del Museo e dare vita ad uno spazio culturale e turistico”. Cacciotto e Gioveni ritengono che, almeno nell’immediatezza, lo spazio all’interno della fiera, se in fase di completamento e dunque praticabile, potrebbe essere una valida soluzione, ovviamente in sinergia con l’Autorità Portuale.