MESSINA – La sfida tra Acr Messina e Monterosi Tuscia, valida come 12ª giornata del campionato di Lega Pro, si gioca ad un orario insolito per contrastare il caro energia. La nuova collocazione oraria, a mezzogiorno, fa bene al Messina che torna alla vittoria per 3-2, la terza stagionale e terza in casa. Partita folle con tutte le reti che arrivano nel primo tempo e a segno anche il portiere Lewandowski.
Si gioca comunque in un clima surreale al Franco Scoglio, dopo aver piovuto il meteo da tregua al terreno del Franco Scoglio che comunque non è in perfette condizioni e si scivola molto. Lato pubblico la Curva Sud è vuota e silenziosa con i (pochi, solo 192 i biglietti venduti) tifosi che espongono uno striscione di contestazione con scritto “Sciotto vattene” che solo nel recupero sostengono la propria squadra fischiando l’assalto finale del Monterosi Tuscia.
Sarà contento della partita mister Auteri, almeno per quanto riguarda il fatto che la fortuna finalmente è girata anche in favore del Messina. Respira la classifica del Messina che ora sale a 10 punti nel girone C di Lega Pro, la squadra ha limitato gli errori in parte, perché sul primo gol subito c’è stata una disattenzione difensiva. Prossimo turno il Messina giocherà contro il Pescara in trasferta.
Buon inizio degli ospiti con Santarpia che arriva alla conclusione dopo appena due minuti di gioco. Lewandowski, nuovamente preferito a Daga, sventa la minaccia, ma non è sicuro nella respinta e concede angolo. Il Messina si vede qualche minuto dopo con una ripartenza di Catania, che fatto fuori un primo difensore viene chiuso da Mbende. L’occasione migliore per il Monterosi Tuscia arriva al 10′, un pallone a spiovere in area sembra innocuo ma Cancellieri si rovescia in acrobazia e stampa il pallone primo palo presidiato da Lewandowski.
Partita lenta con poco ritmo, dovuta anche alle condizioni non eccezionali del terreno di gioco, ma al 19′ Grillo prova l’azione personale sulla destra, buon dribbling ma il suo suggerimento verso il centro dell’area è respinto dalla difesa laziale. Sull’azione che segue però arriva il vantaggio del Messina al 20′: Fiorani riceva palla al limite dell’area corre in orizzontale fino a vedere e trovare l’inserimento a sinistra di Fazzi, il terzino ringrazia e dopo aver stoppato palla supera con un preciso diagonale rasoterra Alia per il vantaggio dei bianscoscudati.
I locali prendono fiducia e per qualche minuto il Monterosi non reagisce, quando lo fa si espone ai contro piedi della squadra di mister Gaetano Auteri. Passata da poco la mezz’ora, è il 33′, il Messina raddoppia in maniera rocambolesca, Lewandowski su rilancio beffa il collega Alia che legge male il rimbalzo del pallone, la palla scavalca l’estremo difensore ospite e si insacca sotto la Curva Sud tra lo stupore generale.
La reazione del Monterosi Tuscia arriva al 39′ con la conclusione, che termina alta, di Di Paolantonio; sul rilancio successivo Curiale fa la sponda per Catania, ma stavolta attento Alia ad anticipare in uscita l’esterno messinese che poteva calare il tris ritrovandosi solo uno contro uno. Ancora un capovolgimento di fronte e un po’ fortunatamente il Monterosi Tuscia al 40′ dimezza le distanze: su conclusione dalla distanza Lewandowski prova a bloccare in due tempi, ma il pallone gli sfugge e, tra tre difensori biancoscudati, sbuca Lipani che a porta vuota insacca.
Ultimi minuti di confusione in campo con Grillo che, su una punizione dalla trequarti al 42′, riporta i suoi avanti complice un’altra papera di Alia che poteva respingere il pallone ma finisce per trascinarselo in porta. Il Messina potrebbe ammazzare la partita su una ripartenza al 45′ Alia, bravo nell’occasione, ferma Curiale con una parata mano a terra; capovolgimento di fronte punitivo per il Messina, che a pochi secondi dal duplice fischio subisce un’altra rete. Stavolta Di Paolantonio serve con un preciso cross Lipani, ancora bravo a trovarsi nel posto giusto al momento giusto, e riaccorcia le distanza con un preciso piattone destro che non lascia scampo al portiere polacco del Messina.
La ripresa riparte in modo confusionario come si erano conclusi i primi 45 minuti in campo. Squadre lunghe e che si espongono alle ripartenza, come succede al 55′ al Messina che spreca un tre contro uno: Grillo porta bene palla sulla fascia ma lo scarico successivo non arriva né a Catania né a Curiale che potevano colpire quasi indisturbati a centro area. Risponde Gasperi, qualche secondo dopo, con una conclusione che termina di poco alta sopra la traversa. La partita scorre via tranquilla e proprio il centrocampista laziale rompe la monotonia quando viene ammonito dopo un’ora di gioco il primo della partita.
Lo stesso Gasperi sarà il primo cambio di mister Menichini che toglie un centrocampista per inserire un attaccante, Costantino. Auteri già qualche minuto prima aveva sostituito Curiale con Balde e Mallamo con Marino, non cambiando di fatto il modulo. Torna a rischiare il Messina al 69′ quando Santarpia conclude una ripartenza pericolosa alta, Camilleri a contrasto lo tocca e l’arbitro concede la punizione dal limite, anche se il vantaggio poteva essere considerato acquisito. Sulla punizione seguente Costantino prova la conclusione diretta ma il pallone non centra lo specchio della porta.
Si espongono gli ospiti ma il Messina non ne approfitta e sfiora il pari Santarpia quando al 64′, su invito di Verde, calcia al volo da distanza ravvicinata sul primo palo dove Lewandowski blocca la sfera. Mister Menichini cambia ancora, tre giocatori in una volta, quasi un tutto per tutto quando mancano 15 minuti alla fine. Dall’altra parte i biancoscudati hanno prateria quando ripartono, ma la squadra è attenta a non scoprirsi: al 69′ Grillo trova spazio a destra e crossa a centro area per il solo Balde, unica maglia bianca in mezzo a tante rosse, Alia sventa la minaccia in uscita alta.
Nei minuti finali il Messina si divora il possibile gol del 4-2 con Balde che all’84’ si libera bene in area ma al momento della conclusione scivola e non riesce a dare la giusta forza al pallone. Alia si oppone come può e la sfera arriva nella disponibilità di Napoletano, da poco subentrato, che conclude a porta vuota debolmente e trova sulla linea di porta un difensore del Monterosi Tuscia che spazza via. Nel finale, concessi quattro minuti di recupero il pubblico torna a partecipare fischiando ogni azione ospite. Il Monterosi si riversa in avanti ma da segnalare solo il colpo di testa di Mbende verso lo specchio che non crea problemi alla retroguardia messinese.
Acr Messina (4-3-3): Lewandowski; Berto, Camilleri, Filì (dal 87′ Trasciani), Fazzi; Fiorani; Mallamo (dal 60′ Marino), Fofana; Grillo (dal 80′ Napoletano), Curiale (dal 60′ Balde), Catania (dal 80′ Iannone).
In panchina: Daga, Zuppel, Ferrini, Angileri, Versienti.
Allenatore: Gaetano Auteri.
Monterosi Tuscia (3-5-2): Alia; Mbende, Piroli (dal 85′ Tolomello), Tartaglia; Verde (dal 75′ Burgio), Lipani, Gasperi (dal 66′ Costantino), Di Paolantonio (dal 75′ Parlati), Cancellieri (dal 75′ Di Renzo); Santarpia, Carlini.
In panchina: Moretti, Giordani, Liga, Di Francesco, Ferreri.
Allenatore: Leonardo Menichini.
Marcatori: Fazzi 20′ (Me), Lewandowski 33′ (Me), Lipani 40′ e 45′ (Mo), Grillo 42′ (Me).
Ammoniti: Gasperi 63′ (Mo), Camilleri 69′ (Me), Berto 88′ (Me), Mbende 90′ (Mo).
Calci d’angolo: 4-4. Recupero: 0’ + 4’.
Arbitro: Andrea Zanotti di Rimini.
Assistenti: Simone Piazzini (Prato) & Ferdinando Pizzoni (Frattamaggiore).
Quarto ufficiale: Antonio Monesi di Crotone).