MESSINA – Lavoratori, lavoratrici, pensionati e giovani scenderanno in piazza il 16 dicembre in tutta Italia per lo sciopero generale che vedrà anche Messina partecipare. Le sezioni peloritane di Cgil e Uil saranno al fianco di chi protesta e sciopera, portando i colori (e i problemi) messinesi in piazza a Palermo per unirsi a una protesta che riguarda non solo le singole città, ma tutto il paese e soprattutto il Mezzogiorno. Il volantino distribuito oggi, durante la presentazione dello sciopero, recita: “La legge di bilancio e i provvedimenti messi in campo non danno risposte sufficienti. Vogliamo dei cambiamenti concreti per le lavoratrici e i lavoratori, i pensionati e le pensionate, e per rafforzare la coesione sociale”. Gli obiettivi della manifestazione sono chiari, secondo il manifesto: dal contrasto della precarietà alla riforma delle pensioni, passando per più risorse al comparto salute, alla scuola e alle industrie in chiave transizione ecologica.
“Irresponsabile è chi dichiara che siamo irresponsabili noi – spiega Ivan Tripodi, segretario generale di Uil Messina – Così offendono i lavoratori e i sindacati: il diritto allo sciopero è sancito dalla Costituzione. Tra l’altro pontificare dall’alto di centinaia di migliaia di euro o addirittura milioni di euro di reddito è molto semplice. La nostra manifestazione, lo sciopero generale, ha un titolo chiaro: insieme per la giustizia. Vogliamo risposte, soprattutto ora post-pandemia. La manovra del governo non prende in considerazione chi vive criticità sociali: i ceti meno abbienti, le famiglie con lavoratori precari, i pensionati, chi non avrà pensione. Parliamo di milioni di italiani che restano fuori dalla manovra: è una mancanza di rispetto parlare di irresponsabilità per tutti loro e per chi ha perso la vita”.
Gli fa eco il segretario generale di Cgil Messina, Giovanni Mastroeni: “Le ragioni di questo sciopero sono all’interno della piattaforma unitaria, anche se la Cisl alla fine si è allontanata. Non è un problema di Cgil e Uil, perché riteniamo che gli obiettivi della piattaforma non sono stati raggiunti. A cominciare dal Mezzogiorno e da Messina, scivolata al 97esimo posto. Abbiamo solo il 29% dell’occupazione femminile rispetto alla media nazionale del 49 e solo il 36% di occupazione giovanile, più bassa della media italiana del 47. Noi ci aspettavamo una finanziaria più coraggiosa e il fatto che ci sia anche chi, come Confindustria, dica la stessa cosa sebbene molto distante da noi evidenzia che c’è un problema. Serve un aumento delle risorse per il sud, la costituzione dell’agenzia dello sviluppo per creare progettualità in grado di ridurre il gap con il nord. Ad oggi chi viaggia dai 15mila ai 25mila euro ottiene zero in merito di riduzione di tasse. Tutto questo ci porterà allo sciopero di giorno 16 dicembre”.