Un terzo dei 54 chilometri della costa di Messina non è balneabile a causa dell’inquinamento. Lo denuncia la Procura alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle acque, e rincara: “Depuratori fuori legge, controlli Arpa inadeguati”.
Il dato, riferito dal procuratore capo Maurizio De Lucia, in audizione da remoto insieme all’aggiunto Rosa Raffa, risale al 2019. “Uno dei problemi fondamentali riguarda i controlli preventivi – ha affermato il procuratore capo all’agenzia Dire – Spesso, durante l’attivazione degli impianti di depurazione, emerge la mancanza di autorizzazioni.
De Lucia, che ha relazionato sulle attività svolte dalla Procura nei tre anni dal suo insediamento, spiega che i rilievi dell’Arpa arrivano all’ufficio in ritardo ed in maniera episodica, così anche la risposta dell’autorità giudiziaria non può essere tempestiva.
Per questo, spiega il magistrato, la struttura andrebbe potenziata: “Non abbiamo particolari ragioni di individuare inefficienze di Arpa Sicilia nel territorio di Messina, tuttavia quello che emerge è l’insufficienza di risorse dal punto di vista del personale, dell’intensità e della continuità dei controlli che questa struttura può fare”.