MESSINA – In quarantamila per Vasco. Unica tappa in Sicilia e in Calabria, il Vasco Live 2022 chiude la stagione degli stop forzati per la pandemia. L’appuntamento è stasera alle 21, allo stadio “Franco Scoglio” (nella foto durante i preparativi). Per la quinta volta, Vasco Rossi accenderà Messina e i suoi fan. Ma che cosa si deve attendere il pubblico dell’artista, settantenne all’anagrafe ma con uno spirito da rocker ancora indomito?
Tutta la prima parte del concerto è scandita dalle sonorità rock e dalla voglia di ballare e archiviare isolamento e solitudine di questi anni. Vasco è tornato e la prima canzone è “XI Comandamento”. Un pezzo che inaugura, come tracce, pure l’ultimo e diciottesimo album: “Sono qui”. Sononità dure e la voglia di esprimere ancora il proprio punto di vista, con ironia e spunti allusivi, contraddistinguono il pezzo: “Non puoi discuterci con l’ignoranza/ Conviene arrendersi/ Conviene arrendersi a oltranza”.
Subito dopo si alterneranno canzoni meno recenti, e parecchio note, e pezzi del nuovo album: “L’uomo più semplice”, la celebre “Ti prendo e ti porto via”, “Se ti potessi dire”, “Senza parole”, “Amore… aiuto”, “Muoviti!”, “La pioggia la domenica” (singolo con Marracash), “Un senso” (chi ricorda che l’allora segretario del Pd Bersani l’aveva utilizzata in campagna elettorale?), “L’amore, l’amore”, fino a un interludio musicale.
“Tu ce l’hai con me” è sempre tratto da “Sono qui”, seguito da un tris di canzoni da brividi, tra forza emozionale e messaggio politico/esistenziale: “Gli spari sopra”, “Stupendo”, “Siamo soli”.
Sarcasmo, voglia di non essere politically correct, eterna energia rock caratterizzano il prosieguo del concerto: “Una canzone d’amore buttata via”, “Ti taglio la gola”, “Rewind”, “Delusa”, “Eh già”, “Siamo qui”, “Sballi ravvicinati del terzo tipo”.
Vasco ripesca pure “Toffee” dal lontano 1985, dall’album “Cosa succede in città”, per poi offrire al pubblico sei canzoni, compresi i bis, pietre miliari del suo repertorio: la delicatezza e profondità di “Sally”, l’intimista e personale “Anima fragile”, classici e manifesti generazionali come “Siamo solo noi” e “Vita spericolata”, “Canzone” e la tenera, intramontabile “Albachiara”.
Con il cantante, sul palco, ci saranno i chitarristi Stef Burns e Vince Pastano, il bassista Andrea Torresani, i tastieristi Alberto Rocchetti, Frank Nemola e Beatrice Antolini (polistrumentista e cantautrice), il batterista Matt Laug. In più, per la sezione fiati, Andrea Ferrario al sax, Tiziano Bianchi alla tromba e Roberto Solimando al trombone.