Entra nel vivo il progetto per il recupero della Fontana Orione del Montorsoli. Ieri mattina gli assessori messinesi Salvatore Mondello e Massimiliano Minutoli hanno effettuato un sopralluogo ed un successivo tavolo tecnico insieme all’architetto Annamaria Cacopardo, Rup dei lavori, l’architetto Mirella Vinci della Soprintendenza, Stefania Lanuzza, Virginia Buda e Salvatore Stopo. Presenti anche i rappresentanti dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze Riccardo Gennaioli e Camilla Mancini – Direttori del settore lapidei.
L’istituto è stato scelto dal Comune per le competenze specializzate nella diagnostica di interventi di grande portata e dunque in grado di pianificare indagini specifiche, tempi e modalità.
“Possiamo confermare l’avanzamento dell’iter di recupero di un’opera simbolo per Messina, che necessita di interventi significativi e di singolare complessità. In precedenza era stata realizzata una prima verifica dello stato di degrado della preziosa struttura, per avere un quadro chiaro sui lavori di messa in sicurezza da effettuare e sui soggetti da coinvolgere. L’emergenza COVID ha bloccato le attività e allungato i tempi delle verifiche. Atal proposito appare importante sottolineare come l’autorevole Istituto fiorentino, riconoscendo l’importanza dell’opera del Montorsoli, alla ripresa delle proprie attività, abbia scelto di fare tappa a Messina dando la precedenza alla Fontana Orione, piuttosto che ad altri prestigiosi monumenti nazionali”, spiegano gli esponenti della giunta municipale-
Il tavolo di ieri è terminato con l’avvio della fase diagnostica: l’Opificio ha consigliato verifiche con georadar e sistemi ad ultrasuoni, per captare le microlesioni non visibili ad occhio nudo. Tempi di realizzazione^ Un mese, secondo le intenzioni del gruppo di lavoro, necessario in particolare per consentire alla Soprintendenza di valutare il lavoro dell’Istituto, poi il Comune potrà affidare i servizi.
“Tale step sarà determinante e impegnativo, sia sotto il profilo temporale che economico, ma potrà riportare in luce un preziosissimo monumento, vanto per la città di Messina, lasciato in stato di abbandono e oggetto, negli ultimi 30 anni, solo di interventi superficiali e quindi non risolutivi strutturalmente. L’Amministrazione De Luca ha inteso dedicare all’opera del Montorsoli l’attenzione e la cura che merita; la rivalutazione del patrimonio architettonico cittadino, può infatti rappresentare un volano di sviluppo per Messina, ed è un’occasione da non perdere”, concludono i due assessori.