Da tutti è conosciuto come il chiosco di Santino “Limonata”, scomparso a marzo 2019. Ma il chiosco di piazza Cairoli era già chiuso dal 2013 ed era finito al centro di una contesa giudiziaria tra la famiglia che riteneva di essere proprietaria (non quella di Santino, che ne era solo il gestore) e il Comune di Messina.
“Il Tar ha rigettato il ricorso della famiglia – dice l’assessore Dafne Musolino – e anche il Cga non ha accolto la richiesta di sospensiva. La titolarità del Comune è conclamata, non abbiamo motivo per attendere”.
E allora flex in mano al sindaco Cateno De Luca e portone riaperto dopo tanti anni. Dentro ragnatele, vecchi attrezzi del mestiere e alcuni cimeli. Che “appartengono a mio marito – scrive in un commento su Facebook la moglie di Santino -. Gentilmente, è un nostro diritto averli indietro. La famiglia che ha perso al Tar non siamo noi, Santino era gestore. Il giorno in cui hanno chiuso il chiosco piano piano hanno spento la sua vita perché, oltre alla sua famiglia, il chiosco per lui era tutto”.
Ma cosa ne sarà ora del chiosco? A differenza di quello storico, diventato il nuovo punto di riferimento delle limonate, non ci sarà una nuova attività commerciale ma un presidio dei vigili urbani, per il controllo della zona, e un punto informativo dell’Atm, proprio davanti alla fermata del tram di Cairoli.
Quando inizieranno i lavori di ristrutturazione? “Sono già stati affidati – dice il presidente di Atm, Giuseppe Campagna -, dobbiamo fare una ricognizione strutturale, che durerà qualche giorno, e il piano di sicurezza. Credo che i lavori potranno iniziare la prossima settimana”.