Un voto sul filo del rasoio. Arrivato dopo oltre sei ore tra i banchi di Palazzo Zanca. Il bilancio di previsione 2021-2023 è stato approvato. Nonostante la guerra che il sindaco Cateno De Luca ha scatenato in questi ultimi tre giorni contro il consiglio comunale, o meglio, contro quella parte di consiglio che ha provato a fare domande, a presentare modifiche, a lavorare come il ruolo impone. Sono bastate appena due sedute per esitare lo strumento economico-finanziario più importante per la vita amministrativa di Palazzo Zanca. Dal previsionale passano scelte, spese e investimenti sulla città. E alla fine è stato approvato senza che il consiglio comunale spostasse una virgola da quella che era stata la proposta presentata in aula dall’amministrazione De Luca.
Al momento del voto in aula i presenti erano 19. In 16 hanno votato a favore: Salvatore Serra, Francesco Cipolla, Serena Giannetto, Libero Gioveni, Nello Pergolizzi, Nicoletta D’Angelo, Pierluigi Parisi, Dario Zante, Giovanna Crifò, Giandomenico La Fauci, Francesco Pagano, Dino Bramanti, Giovanni Caruso, Giovanni Scavello, Benedetto Vaccarino e Daria Rotolo.
Hanno deciso di tenere la linea dell’opposizione fino alla fine con un voto contrario i consiglieri di Sicilia Futura Piero La Tona e Nino Interdonato, che sul bilancio hanno dato non poco filo da torcere in questi giorni e in queste due sedute. Spaccatura all’interno del gruppo con l’inevitabile voto favorevole di Daria Rotolo. Astenuto, come da prassi, il presidente del consiglio Claudio Cardile.
A portare il bilancio verso l’approvazione anche l’uscita di scena dei consiglieri di Pd, LiberaMe e Movimento 5Stelle.