Non è la prima volta che l’Osservatorio Urbano Cub (confederazione unitaria di base) si rivolge alla prefetta Librizzi ed alla ministra Lamorgese in merito alle ordinanze del sindaco De Luca, sempre evidenziando come presentino criticità. In questo caso l’organizzazione sindacale si è rivolta però al premier Conte, ai ministri Speranza e Lamorgese per lamentare il mancato riscontro da parte della prefettura di Messina alle doglianze espresse sull’ordinanza della zona ultrarossa (dal 18 al 29 gennaio).
“Da quando è scattata l’emergenza Covid- si legge nella nota- abbiamo segnalato più volte alla prefetta di Messina le criticità con particolare riferimento alle ordinanze sindacali del Sindaco che, a nostro avviso, presentavano vari aspetti d’illegittimità in quanto in contrasto con i provvedimenti nazionali e regionali. Nonostante l’invio di una decina di lettere, da Marzo 2020 al Gennaio 2021, non abbiamo mai avuto alcun riscontro da parte della Prefetta di Messina”.
Nessun riscontro neanche all’ultima richiesta d’incontro urgente, firmata dalla Cub e da altri soggetti collettivi locali (Prc, Rete34+, Liberazione Queer+ Messina) ed inviata lo scorso 16 gennaio. Successivamente a quella data, dal 18 gennaio è entrata in vigore l’ennesima ordinanza sindacale del sindaco di Messina che secondo Cub risulta in più punti in contrasto con decreti-legge, DPCM, ordinanze regionali, prevedendo misure più restrittive relativamente soprattutto alle attività economiche essenziali dell’allegato 23 ed ai servizi alla persona dell’allegato 24.
Con la nota trasmessa direttamente al premier ed ai ministri l’organizzazione sindacale chiede di sollecitare la Prefetta a dare riscontro alle missive ed in particolare alla legittima richiesta d’incontro in occasione del quale i collettivi avrebbero voluto rappresentare le preoccupazioni in merito alle tensioni accumulatesi in città a seguito delle contraddittorie prescrizioni comunali.
L’organizzazione sindacale inoltre chiede al presidente del Consiglio di dare una interpretazione autentica sulla vigenza su tutto il territorio comunale dell’art.3 comma 2 e 3 della Legge 22 Maggio n.35 (conversione del dl n.19/20) che recita:
Art. 3. Misure urgenti di carattere regionale o infraregionale
Comma 2. I Sindaci non possono adottare, a pena di inefficacia, ordinanze contingibili e urgenti dirette a fronteggiare l’emergenza in contrasto con le misure statali e regionali, né eccedendo i limiti di oggetto cui al comma 1.
– Comma 3. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano altresì agli atti posti in essere per ragioni di sanità in forza di poteri attribuiti da ogni disposizione di legge previgente.
L’ultima richiesta è quella relativa a rendere inefficace l’ordinanza sindacale nei caso in cui fosse conferemata la vigenza dell’art.3 della Legge n.35/2020.