MESSINA – “Per me Messinaintrek è un piccolo mondo gentile che va anche al di là del mio lavoro. Un luogo in cui vige gentilezza e rispetto. È utopia? Forse. Ma ci sto provando come posso a mantenere questo spazio il più pulito possibile”. Già dalle prime parole di Anna Merlino nel raccontare il suo progetto, nato sui social e che ha coinvolto decine di ragazzi, traspare l’obiettivo stesso del suo lavoro. La giovane messinese ha voluto creare uno spazio fatto di gentilezza, rispetto, amicizia e natura, lontano dal caos della città, alla scoperta delle bellezze di cui dispone la nostra terra, la Sicilia e Messina.
E “Messinaintrek”, facilmente trovabile su Instagram, cresce escursione dopo escursione, con Anna a guidare quello che via via è diventato un gruppo di amici. E la stessa fondatrice ha raccontato come tutto è nato: “Messinaintrek nasce a maggio del 2023 dalla voglia di cambiamento. In primis personale. Il lavoro che svolgevo prima mi incupiva molto e quel completo nero che indossavo quando lavoravo come hostess e organizzatrice di convegni aziendali, metaforicamente parlando, mi stava ogni giorno sempre più stretto. Per liberarmi da questa pesantezza ho iniziato a trascorrere i miei fine settimana nel verde. Alle volte da sola, altre insieme al mio ex compagno, scappavo dalla monotonia delle giornate lavorative immergendomi tra le vallate, le colline, i monti e le cascate della nostra terra trovando immensa pace e gratitudine. Gratitudine che non scompariva nemmeno quando il cielo si riempiva di nuvole e iniziava a piovere. Con la nebbia fitta che avvolgeva Dinnammare, ho visto ancor più bellezza di quanto ne riuscissi a veder prima, quando anche per me a ‘Messina non c’era niente’. E proprio da questa frase è nata la voglia di portare le persone a scoprire la bellezza che si cela a pochi chilometri dal traffico della città”.
“Solo più avanti – ha proseguito – avrei capito che non si trattava solo di portare i ragazzi di Messina ad amare di più la nostra terra, a dare una chance a questa città che alle volte può sembrare terribilmente arida, ma di creare connessioni, legami sinceri e genuini. La maggior parte dei ragazzi della nostra città, superati i 25/30 anni, si ritrova spesso sola. Gli amici partono per lavoro e creare nuove amicizie diventa complicato. Le escursioni in natura non diventano così solo un modo per scoprire e vivere posti nuovi, attraverso i racconti della nostra terra e di quel che vediamo di volta in volta, ma anche un modo per conoscere persone affini. Io stessa resto stupita di come ogni volta, a questi eventi , riesca ad arricchirmi grazie alle persone bellissime che vi partecipano. È un’emozione grandissima per me vedere come la maggior parte dei ragazzi, siamo tutti dai 18 ai 40 anni, riesca a cucire grandi amicizie che continuano e si rafforzano anche al di fuori delle escursioni. Molto spesso infatti organizzo semplicemente delle giornate in spiaggia con un po’ di musica, una rete di beach volley, qualche chitarra e la magia la fanno loro con la bellissima arte della gentilezza e della condivisione”.
Ma non è stato tutto facile da subito: “Sì, è stato complicato l’inizio perché per me questo lavoro come guida escursionistica era del tutto nuovo. Ho svolto un corso di sette mesi per prendere il brevetto a Palermo ma, come tanti ragazzi della mia età, volevo aspettare di essere pronta al 100%, di sapere tutto. Volevo aspettare il momento ‘giusto’. Fortunatamente le persone che amo mi hanno saputo dare la giusta spinta dicendomi: ‘Se aspetti che tutte le condizioni siano perfette, probabilmente non inizierai mai’. E avevano assolutamente ragione. Ho così iniziato a pubblicare i primi eventi ed escursione in escursione si aggiungevano sempre più persone con tanta voglia di conoscere questa nuova realtà. Alcuni giorni è stato più difficile di altri perché bastava che ci fosse solo qualche nuvola all’orizzonte per far scemare l’entusiasmo delle persone che decidevano poi di restare a casa. Con il passare del tempo però la maggior parte dei ragazzi ha iniziato ad apprezzare anche il profumo della pioggia nei boschi. Siamo in natura, la giornata perfetta non esiste. Basta vestirsi bene e due gocce d’acqua non fanno più paura. Il mio ex compagno, i miei amici e mio padre sono stati dei capi saldi all’inizio di questo viaggio. Semplicemente con la loro allegria, hanno fatto cogliere a tutti lo spirito dell’esperienza”.
E dopo il primo passo, è stato un viaggio bello e ricco di soddisfazioni: “Porto nel cuore decine di momenti significativi: noi meravigliati di fronte ad un arcobaleno mentre la pioggia scorreva sui nostri volti, i ringraziamenti scritti da una ragazza, Rossana, nella sua tesi di laurea (‘A Messinaintrek e a tutti i ragazzi che ho conosciuto, alla mano data per non cadere, ai pranzi condivisi, dico grazie perché mi ha dato così tanto in così poco’), le risate con le lacrime per le divertentissime perle che escono fuori ad ogni escursione. Una delle giornate più belle per me però risale a qualche settimana fa. Eravamo a Castelmola diretti verso Monte Venere, avevo scelto quel percorso in particolare perché del tutto panoramico e non vedevo l’ora di vedere i visi entusiasmati dei ragazzi di fronte a quei colori. Ma una nebbia fittissima ci ha accolto sin da subito. Eppure quella che poteva tranquillamente essere una giornata buttata si è tramutata invece tra le più belle. Affascinati dalla nebbia questa ci ha avvolto completamente e impossibilitati dal vedere i paesaggi, abbiamo lasciato correre la fantasia! Quel giorno qualcuno ci ha visto le storie che raccontavo, qualcuno i mandorli in fiore e altri ancora ci hanno regalato grandissime risate. Per tutti noi è stata una giornata pieno di poesia, di gentilezza e di amicizia”.
“Messinaintrek” nasce anche per l’amore che Anna prova per Messina: “Io a questa città oggi voglio un gran bene. Come tanti altri ragazzi, anche io ho vacillato spesso nella scelta di andar via ma ha prevalso la voglia di restare e contribuire nel dar luce a una città che molti vedono vuota. Con l’esperienza di Messinaintrek ho avuto anche la fortuna di conoscere persone magnifiche come i ragazzi Messinattiva. Un altro grandissimo esempio di come si può far la differenza con poco”.
E infine il futuro: “Vorrei che Messinaintrek restasse quel che è ora, un piccolo spazio gentile in cui i ragazzi possono vivere esperienze in natura, conoscere gli aspetti più nascosti e più belli della nostra terra e possano contribuire sempre a mantenere questa atmosfera serena che si respira a ogni uscita insieme”.