Come se non bastassero gli innumerevoli problemi tra cui ogni giorno si deve barcamenare Messinambiente, si aggiungono nuove difficoltà che creano non pochi disagi alla società che gestisce la raccolta rifiuti. A mettere nero su bianco il problema per segnalarlo ai vertici di Messinambiente è il Responsabile del Settore Servizi Claudio che accende così i riflettori sulle difficoltà di raccolta dell’immondizia nei villaggi di Acqualadrone e Castanea. A creare intoppi da diversi mesi sono i divieti di transito a veicoli superiori alle 3,5 tonnellate che in entrambi i villaggi non consentono l’accesso ai mezzi della partecipata. Ad Acqualadrone, spiega Sindoni, si sono dovuti eliminare i cassonetti a svuotamento laterale da 3200 litri, e sostituirli con quelli da 660 litri, che possono essere svuotati da un mezzo più piccolo, a carico posteriore. Cassonetti più piccoli, ma ciò comporta ovviamente un lavoro maggiore e più tempo, visto che il mezzo piccolo deve effettuare un numero maggiore di viaggi per raggiungere la piattaforma di Pace che si trova a notevole distanza. Non va meglio a Castanea, dove per una analoga limitazione il mezzo a carico laterale, per completare il percorso di raccolta, deve riscendere da Massa e risalire da viale Giostra, compiendo un lungo giro, anche qui con tempi di percorrenza più che raddoppiati. Difficoltà che dunque non fanno che peggiorare le condizioni già precarie di un’azienda che lavora con risorse ridotte al lumicino, con l’ansia costante del carburante che finisce e con mezzi non in perfette condizioni.
Sempre in tema di pulizia, ma spostandoci sulle spiagge, a giorni dovrebbero iniziare gli interventi per ripulire il litorale messinese. Se ne occuperà Messinambiente, nel frattempo però la bella stagione è arrivata e in contemporanea non mancano le segnalazioni dei cittadini. In particolare un messinese residente fuori e tornato in questi giorni a casa per le vacanze si dichiara amareggiato per le condizioni in cui ha trovato la sua spiaggia. Ha mandato alla nostra redazione una foto che immortala un netturbino in azione su un tratto di spiaggia della riviera ligure e si chiede perché, una scena così normale, non è possibile vederla anche a Messina. Racconta di aver passato i suoi giorni di vacanza in mezzo alla sporcizia che si trova sul litorale nord e si sfoga così “è una vergogna, è una disfatta, un vero e proprio scempio. Tutti, dai politici ai cittadini, dovrebbero mantenere pulito, non meritiamo ciò che Dio ci ha donato, abbiamo un mare e una riviera che farebbe invidia a chiunque, basterebbe poco per migliorare questa vergognosa situazione”. La firma in calce è “un messinese emigrato”. Perché forse chi va via e torna solo ogni tanto si rende ancora più conto di quanto si potrebbe fare e non si fa.